Un grande buco nero attende lo studente con disabilità, specie se grave, al termine della scuola: tutto per lui si ferma e se non sarà tra i pochi fortunati che riusciranno ad accedere al mondo del lavoro, la sua esistenza sarà facilmente segnata dall’emarginazione e dalla solitudine.
Paradossalmente tale stridente contrasto tra integrazione nella scuola ed esclusione dalla società “adulta” si fa maggiormente sentire quando l’integrazione scolastica ha dato i frutti migliori: è come se qualcuno, a dispetto dell’aumento dell’aspettativa di vita della persona con disabilità verificatasi negli ultimi decenni, abbia deciso che questa vita debba necessariamente finire a 18 anni!
Per proporre soluzioni a tale drammatico problema, le associazioni ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi) di Liguria, Piemonte e Lombardia stanno elaborando un progetto comune che verrà presentato ai pubblici amministratori delle regioni interessate durante un incontro a Savona.
Tale progetto ricercherà valide soluzioni per proseguire il lavoro di integrazione sociale e culturale ben avviato dalla scuola, trasferendolo, senza soluzioni di continuità, nella vita quotidiana della persona con disabilità ormai adulta.
Tale progetto ricercherà valide soluzioni per proseguire il lavoro di integrazione sociale e culturale ben avviato dalla scuola, trasferendolo, senza soluzioni di continuità, nella vita quotidiana della persona con disabilità ormai adulta.
L’iniziativa, di cui Superando.it darà notizia prossimamente, nasce con formula aperta alla critica e al contributo di tutti e ogni apporto in questo senso sarà sinceramente gradito.
*Federazione Italiana ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi).
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