È stato il primo disability manager nominato in un ospedale, all’ORAS (Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione) di Motta di Livenza (Treviso), assumendo successivamente lo stesso ruolo sia nell’ULSS 2 della Marca Trevigiana che nel Comune di Treviso. Ha fondato nel 2011 la SIDIMA (Società Italiana Disability Manager) e successivamente anche l’AIDIMA (Associazione Italiana Disability Manager). Architetto che opera da oltre trent’anni nel campo della progettazione inclusiva e che è egli stesso una persona con disabilità, Rodolfo Dalla Mora lavora da anni con grande impegno per diffondere sempre più nel nostro Paese una figura come quella del disability manager, già presente in altre realtà straniere, ma operante esclusivamente in àmbiti più ristretti, sviluppandone la funzione di “facilitatore” nei confronti delle persone con disabilità, nonché di creatore di rete.
Oggi Dalla Mora ha deciso di misurarsi anche con la divulgazione, dando il via a una collana di “Quaderni” il cui nome (“Per una Nuova Cultura della Disabilità”) parla da sé, così come il titolo della prima recente uscita, vale a dire Disabilità: la storia, il linguaggio, la condizione, la Convenzione ONU (si può ordinare la pubblicazione tramite questo link).
Che poi a dare spazio alla nuova collana sia il Prato, che fu il primo ad avere pubblicato, ormai molti anni fa, il libro La contea dei ruotanti di Franco Bomprezzi, nostro direttore responsabile fino alla sua scomparsa nel 2014 e al quale tanto deve il nostro giornale, non può che farci ulteriore piacere.
Diamo quindi spazio qui di seguito alla prefazione curata dall’Autore del “Quaderno n. 1”, ove se ne presentano anche i contenuti.
L’idea di realizzare una collana di Quaderni dal titolo “Per una Nuova Cultura della Disabilità” nasce dalla mia esperienza di vita, di una persona che nel corso della propria esistenza si è trovata a vivere in una condizione di disabilità e a misurarsi con tutto ciò che la determina e può aggravarla o che, invece, potrebbe giovare a ridurla o a eliminarla del tutto. Ma importante è stata anche la mia professione, sono un architetto e progettando o ripensando i luoghi di vita e della socialità, mi sono potuto relazionare con differenti professionalità, rendendomi conto di come la partecipazione e l’inclusione passino necessariamente da una prospettiva di garanzia dell’accessibilità per tutti e da modalità operative di tipo “sartoriale” e multidisciplinare, fattori che insieme consentono una concreta e piena inclusione di ogni differenza.
Da qui l’idea di scrivere dei Quaderni contenenti la materialità del fare che nell’essere annotato diventa esperienza da portare con sé e da condividere, che rivelano l’evoluzione del pensare che ha consentito uno sviluppo nel modo di vedere e di affrontare la condizione di disabilità, che custodiscono l’artigianalità e l’originalità del creare, da tradurre in soluzioni adeguate e differenti a seconda delle singole situazioni.
Si intende così realizzare un percorso condiviso con approfondimenti concettuali e normativi, nonché con indicazioni metodologiche su settori cruciali del lavoro di diverse figure professionali e volontarie operanti nell’àmbito della disabilità e del Disability Management, con lo scopo di costruire, Quaderno dopo Quaderno, una cultura del diritto all’inclusione che sia la più ampia possibile. Pertanto, la collana si avvarrà, a seconda della specificità degli argomenti trattati (quali per esempio accessibilità, sanità, lavoro, istruzione, turismo, enti locali, ecc.), degli apporti di esperti e di diverse professionalità, appartenenti al mondo accademico, come anche al mondo dell’associazionismo, che condividono un impegno comune nella tutela delle persone con disabilità, nella diffusione di una cultura sociale maggiormente inclusiva, nel servizio alle persone e alle comunità. Sono questi, del resto, i princìpi e i valori che mi hanno spinto il 20 aprile del 2011 a fondare SIDIMA (Società Italiana Disability Manager), allo scopo di creare una continuità di studio, di ricerca e di formazione nell’àmbito della disabilità e in particolare sui temi del Disability Management. Ancor più, con AIDIMA (Associazione Italiana Disability Manager), costituita nel 2018, si è voluto offrire un punto di riferimento per i professionisti specificatamente formati nell’àmbito del Disability Management, allo scopo di promuovere a livello nazionale la figura del disability manager nei diversi settori in cui la stessa è prevista, nel rispetto delle normative vigenti e delle modalità indicate nel Manifesto del Disability Manager [del “Manifesto”, pubblicato nel 2020 da edizioni il Prato e curato da Rodolfo Dalla Mora e Palma Marino Aimone, si legga anche la nostra ampia presentazione, N.d.R.].
Il linguaggio dei Quaderni mira alla semplicità e all’immediatezza in un’ottica di scambio e di condivisione di saperi e di esperienze. Gli argomenti nei singoli Quaderni sono trattati nei loro aspetti essenziali in un intreccio tra le componenti più concettuali e di carattere normativo e quelle di carattere esperienziale e metodologico, che costituiscono la vera ricchezza di queste pubblicazioni. L’ampiezza delle tematiche affrontate e lo sforzo di sintesi nell’affrontare i tanti argomenti in campo, connotano i Quaderni come testi validi per lo studio e l’approfondimento da parte di tutti coloro (professioni, rappresentanti del mondo dell’associazionismo, referenti sindacali, cariche pubbliche) che operano nell’àmbito della disabilità.
Il presente Quaderno n. 1 prende avvio nel primo capitolo con una Breve storia della disabilità in Italia che, ripercorrendo le tappe storiche, sociali e culturali di maggior rilievo, vuole mostrare come sia cambiato nel corso delle diverse epoche il modo di concepire e di trattare la condizione di disabilità in relazione alla cultura e alla società del tempo.
Nel secondo capitolo Linguaggio e disabilità viene tracciato quel percorso che ha portato nel tempo al cambiamento del modo di concepire la condizione di disabilità con conseguenti modifiche del lessico e degli approcci e sviluppo di politiche e servizi nell’ambito del sistema di welfare.
Il terzo capitolo La condizione umana intende riportare l’attenzione sulla condizione umana in generale e su come la stessa includa le differenze di salute e di condizioni di vita proprie di ogni uomo. Trattare allo stesso modo persone che vivono differenze importanti significa non garantire l’uguaglianza.
Il quarto capitolo, infine, La Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, riportata integralmente in allegato, si focalizza sul nuovo modello di riferimento per le politiche in materia di disabilità promosso dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità, che pone – al centro del sistema – il tema della parità di trattamento e dell’uguaglianza dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone con disabilità.
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