Due nuove panchine azzurre per sensibilizzare sulla sindrome di Sjögren

Dopo quelle della Sicilia, del Salernitano e di Verona, due nuova panchina azzurra verranno inaugurate il 17 e 18 novembre ancora in provincia di Salerno, a Pontecagnano Faiano e a Mercato San Severino, nell’àmbito dell’omonimo progetto dell’Associazione ANIMASS, consistente appunto nell’installazione di panchine azzurre in altrettante località per sensibilizzare sulla sindrome di Sjögren, malattia autoimmune, sistemica, degenerativa e inguaribile, che colpisce in grande maggioranza le donne e che provoca gravi effetti non solo clinici e psicologici, ma anche sulla vita sociale e affettiva
Lucia Marotta, panchina azzurra a Salerno
La presidente dell’ANIMASS Lucia Marotta su una delle panchine azzurre inaugurate a Salerno

Come abbiamo di volta in volta segnalato sulle nostre pagine, le prime sei panchine azzurre erano state installate a Noto (Siracusa), Salerno, Battipaglia (Salerno), ancora a Salerno e, sempre nel Salernitano, a Bellizzi e a Capezzano di Pellezzano; quindi sono arrivate anche quelle di Verona e di Baronissi (Salerno). Il tutto nel quadro del progetto Una panchina azzurra, promosso dall’ANIMASS (Associazione Nazionale Italiana Malati Sindrome di Sjögren) e consistente appunto nell’installazione di panchine azzurre in altrettante località, per sensibilizzare sulla sindrome di Sjögren. Ad inaugurare ora la nona e la decima panchina saranno le località di Pontecagnano Faiano (Salerno) e Mercato San Severino (Salerno), ciò che avverrà rispettivamente nelle mattinate di venerdì 17 novembre (Giardini di Via Carducci, Pontecagnano Faiano, ore 10) e sabato 18 novembre (Piazza Dante, Mercato San Severino, ore 10).

Patologia che colpisce in grande maggioranza le donne (in proporzione di 9 a 1), quest’ultima è una malattia autoimmune, sistemica, degenerativa e inguaribile che può attaccare tutte le mucose dell’organismo: occhi, bocca, naso, reni, pancreas, fegato, cuore, apparato cardiocircolatorio, apparato osteo-articolare e polmonare, associandosi spesso ad altre patologie autoimmuni, con conseguenze fatali per il 5-8% delle persone malate. Essa provoca gravi effetti non soltanto sotto l’aspetto clinico e psicologico, ma anche nei confronti della vita sociale e affettiva.
Nonostante tutto ciò, la sindrome di Sjögren non è ancora inserita nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) come rara, con tutte le conseguenze del caso, pur avendone pieno titolo, ed è questa una delle principali battaglie condotte ormai da diciotto anni dall’ANIMASS, «per i diritti alla salute – come sottolinea Lucia Marotta, presidente dell’Associazione – di chi è affetto da questa grave patologia invisibile e discriminata nei confronti di tante altre».

Come già accaduto in precedenza, anche gli eventi del 17 e 18 novembre, patrocinati dai Comuni di Pontecagnano Faiano e di Mercato San Severino, coincideranno con incontri con la cittadinanza, vale a dire con preziose opportunità di parlare delle problematiche e delle criticità legate alla sindrome di Sjögren e di quanto stia facendo l’ANIMASS da quasi diciannove anni, per dare dignità alle persone malate e tutelarle nel loro diritto alla salute.
Saranno presenti per l’occasione, insieme a Lucia Marotta, presidente dell’ANIMASS, vari esponenti istituzionali locali. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: animass.sjogren@fastwebnet.it.

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