Al passo con i tempi la nuova legge sulle barriere del Veneto

Entrata in vigore in questi giorni, la nuova Legge Regionale del Veneto sulle barriere architettoniche aggiorna il concetto stesso di accessibilità, fondandolo sulla Classificazione ICF, introdotta nel 2001 dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Più snelle, inoltre, le procedure per ottenere contributi, previsti corsi di formazione per tecnici edili e per la prima volta si parla anche di «facilitatori della vita di relazione»

Come segnala «Informahandicap Venezia», newsletter curata dall’omonimo servizio del Comune lagunare, è stata pubblicata nel Bollettino Ufficiale Regionale (BUR) n. 63 del 17 luglio, la nuova Legge Regionale del Veneto 16/2007, denominata Disposizioni in materia di eliminazione delle barriere architettoniche ed entrata in vigore dal 31 luglio 2007.Una persona in carrozzina di fronte ai gradini di un edificio artistico Con tale norma vengono abrogate le precedenti Leggi Regionali 41/93 (Norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche e per favorire la vita di relazione) e 7/2003 (Deroghe alle volumetrie previste dagli indici di zona degli strumenti urbanistici generali in favore delle persone handicappate gravi), con le loro successive modificazioni.

La revisione integrale dei precedenti testi legislativi muove per lo più dall’esigenza di approvare uno strumento più aggiornato, fondato culturalmente sui princìpi dell’ICF, la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute, elaborata e adottata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2001. Non si parla più, quindi, di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, ma di persone con disabilità che può essere fisica, sensorialepsicologico cognitiva.
Altro scopo della nuova normativa è quello di semplificare e snellire le procedure per ottenere i contributi per l’abbattimento delle barriere.
In questo senso, un’importante novità è l’introduzione del concetto  di «facilitatori della vita di relazione», per definire tutte le suppellettili e gli arredi che consentono alla persona con disabilità la pratica delle funzioni quotidiane.
In tale ambito figurano anche le strumentazioni tecnologiche che consentono di automatizzare una serie di operazioni all’interno della casa per agevolare la persona nello svolgimento delle proprie attività.
La possibilità di ottenere contributi economici verrà dunque allargata anche a questa nuova definizione.
Gli interventi, inoltre, dovranno essere volti a garantire non più l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità, bensì la fruibilità intesa come possibilità, per le persone, di poter utilizzare con pieno godimento spazi aperti, spazi costruiti, arredi, servizi informativi, attrezzature e svolgere attività in sicurezza e in autonomia

In generale, tra le intenzioni della nuova legge vi è quella di ribadire la competenza regionale a dettare regolamenti tecnici sulla questione trattata, come ad esempio sulle modalità di redazione dei piani per l’eliminazione delle barriere e sulla possibilità di erogare contributi economici per la redazione degli stessi.
Tra le altre novità, infine, sono previsti anche contributi finanziari per le aziende concessionarie di servizi di trasporto pubblico locale, per consentire una migliore mobilità e fruizione del tempo libero, della cultura, della vacanza e così via, nonché corsi di formazione e aggiornamento per tecnici edili, sempre in materia di eliminazione delle barriere.
(S.B.)

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