«Il diritto alla mobilità autonoma delle persone con disabilità è sancito dalla Legge 18/09 [Legge Nazionale di ratifica della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, N.d.R.], recepita dallo Statuto di Roma Capitale ed è proprio per sopperire all’inadeguatezza della rete di trasporto pubblico urbano e alle problematiche di una città complessa come Roma, che l’Amministrazione capitolina ha istituito un Servizio di mobilità “dedicato”. Da ormai troppo tempo, però, le persone con disabilità di Roma esprimono la preoccupazione per i disservizi che quotidianamente vengono segnalati e denunciano la gravità della situazione generata dalla mancata disponibilità delle vetture, dalla difficoltà nelle comunicazioni e nelle prenotazioni con gli operatori dei call center, dall’inaffidabilità delle corse»: è quanto si legge in una nota diffusa dagli esponenti degli organismi che compongono l’Osservatorio Capitolino Permanente della Mobilità individuale delle persone con disabilità, vale a dire da Massimilano Assini, presidente della Consulta Cittadina, da Simona De Carlini e Roberto Ruggieri, rappresentanti delle Consulte Municipali, da Giuliano Frittelli, presidente dell’UICi di Roma (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), da Enrico Troiani, presidente della FAND di Roma e Provincia (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) e da Aldina Urlira, in rappresentanza della FISH Lazio (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
«Sono disagi ormai quotidiani – si legge nella nota – vissuti da persone che devono recarsi al lavoro, che studiano o che devono sottoporsi a cure e terapie. Disagi che colpiscono pesantemente coloro per i quali tale servizio rappresenta l’unica possibilità di uscire dal proprio domicilio, perché privi di familiari o di assistenza, o di veicoli idonei agli spostamenti. Senza considerare il mancato adeguamento all’indice ISTAT del budget di spesa per utente espressamente previsto dal regolamento».
«Nonostante le proposte presentate nell’Osservatorio per superare tali criticità – conclude la nota -, nulla è cambiato e la situazione è a tutt’oggi critica». (S.B.)
Ringraziamo per la segnalazione l’Ufficio Stampa dell’UICI di Roma.
Articoli Correlati
- Una buona cooperazione allo sviluppo fa bene a tutte le persone con disabilità «Se con i progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo - scrive Giampiero Griffo, concludendo la sua ampia analisi sulle azioni in questo settore - verrà rafforzata la voce delle persone…
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Definizione e valutazione della disabilità: com'è arretrata l'Italia! Disabile, invalido, handicappato, non autosufficiente: sono solo alcune tra le più frequenti definizioni che si incontrano nelle corpose e disorganiche leggi italiane che trattano di questi aspetti. Dietro al linguaggio,…