«Credo che non farò denuncia per l’umiliazione di cui sono stata vittima. Però voglio che quanto accaduto resti di esempio per tutte le persone in Italia».
Così Graziella Zuccarato, presidente dell’UIC di Venezia (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e docente in pensione, della quale avevamo raccontato nei giorni scorsi la vicenda accaduta a Mira (Venezia), ove la cameriera di una gelateria le aveva chiesto di uscire dal locale perché in compagnia del suo cane guida Giove, nonostante quest’ultimo avesse tutte le carte in regola, dai simboli previsti dalla legge ai finimenti speciali (si legga il nostro articolo intitolato Il cane guida deve entrare in quella gelateria, disponibile cliccando qui).
«Grazie agli organi d’informazione – spiega Zuccarato – il mio caso ha avuto rilevanza nazionale, ma vorrei che queste vicende non dovessero accadere più. Infatti, la legge che consente ai cani guida di entrare nei locali pubblici è del 1974 [Legge 37/74, N.d.R.] e dal 2006 prevede una sanzione pecuniaria [Legge 60/06, N.d.R.]. Invece di denunciare la titolare della gelateria sarebbe bello se fosse lei stessa a fare una donazione al centro per cani guida del Triveneto».
Come riferito nel nostro precedente articolo, alla presidente dell’UIC veneziana erano già arrivate le scuse della titolare della gelateria e ora sono giunte anche quelle del sindaco di Mira Michele Carpinetti, che per l’occasione ha dichiarato: «Si tratta di un fatto di grave insensibilità, ma voglio pensare, anzi sono certo, che non rappresenti Mira, i suoi cittadini e i suoi commercianti. Conosco bene la Signora Zuccarato per la sua lunga attività di insegnante nella scuola media di Mira e l’ho invitata a partecipare al Consiglio Comunale del prossimo 9 luglio. Mi piacerebbe che in quell’occasione trovasse modo di scusarsi anche chi è stata la causa di questo grave gesto». (S.B.)