Proviamo a (ri)conquistarlo dal basso, quel diritto al parcheggio!

di Daniela Mignogna
Le migliaia di adesioni che stanno raccogliendo due gruppi di Facebook dedicati alla sensibilizzazione sui parcheggi riservati alle persone con disabilità, che spesso risultano occupati da persone prive di ogni senso di responsabilità civile, costituiscono un dato davvero confortante, del quale auspichiamo possano accorgersi i Sindaci di tanti Comuni del nostro Paese

Non posso che esprimere tutta la mia soddisfazione nel vedere come si stiano affacciando i primi frutti della campagna di sensibilizzazione nazionale che il mio gruppo su Facebook, denominato Se vuoi il mio posto prendi anche il mio handicap, ha prodotto nel giro di pochi mesi e come essa stia dando concreti risultati tra i Comuni italiani, merito che voglio per altro condividere con l’altro gruppo esistente, Vuoi il mio posto? Prendi il mio handicap!, promosso da Elio Antonucci.

Un'immagine di «ordinaria quotidianità» all'altezza di un parcheggio riservato alle persone con disabilitàInfatti, dopo il Comune di Ozzano dell’Emilia (Bologna), che ha fatto da “capofila” – anche grazie al sostegno della consigliera comunale Nadia D’Arco – e dopo il Comune di Bologna, anche quello di Ronchi dei Legionari (Gorizia) ha deciso di puntare sui cartelli con il nostro slogan, da apporre nei principali parcheggi del territorio, per indurre i cittadini ad avere un comportamento più civico e rispettoso dei diritti delle persone con disabilità, che vedono quotidianamente leso il diritto ad avere spazi riservati nei parcheggi pubblici, immancabilmente occupati da persone prive di ogni senso di responsabilità civile.

Auspico quindi che anche il Sindaco di Pianoro (Bologna), località in cui vivo, possa realizzare questo percorso di sensibilizzazione sociale a favore della disabilità e a favore di tutti quei cittadini solidali in questo.

…E naturalmente – aggiungiamo – non certo solo da parte del Sindaco di Pianoro, ma da parte di quanti più sindaci sia possibile, in tutte le Regioni d’Italia. Queste iniziative, infatti, partite nel social network Facebook nei mesi scorsi e delle quali avevamo già riferito con l’articolo intitolato Proviamo a vincere la «battaglia dei parcheggi», anche grazie a Facebook (disponibile cliccando qui), stanno raccogliendo migliaia di adesioni, un dato che per noi è davvero confortante.
Tra i più recenti testi da noi pubblicati sulla questione dei parcheggi, segnaliamo anche quello di Barbara Cannetti, intitolato
Basterebbero il buon senso e la buona educazione… (disponibile cliccando qui).

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