Un polo cinematografico per persone con disabilità intellettive e relazionali

Sono stati inaugurati, ad Arezzo, i “Poti Pictures Studios”, studi cinematografici dedicati alla formazione e alla sperimentazione del set per persone con disabilità intellettive e relazionali: «Un progetto innovativo che valorizza il talento e promuove una nuova visione della disabilità e l’inclusione sociale attraverso il cinema», come sottolinea Poti Pictures, casa di produzione cinematografica sociale
"Poti Pictures Studios"
Foto di gruppo scattata in occasione dell’inaugurazione dei “Poti Pictures Studios”

Sono stati inaugurati, ad Arezzo, i Poti Pictures Studios, polo cinematografico dedicato alla formazione e alla sperimentazione di un set per persone con disabilità intellettive e relazionali. Madrina l’attrice Claudia Gerini.
Promossi da Poti Pictures, divisione cinematografica della Cooperativa Sociale Il Cenacolo e realizzati grazie al contributo di IKEA Firenze, di Fondo di beneficenza Intesa San Paolo e di Banca Tema, i Poti Pictures Studios si pongono l’obiettivo di «ridefinire la visione della disabilità e dell’inclusione sociale nel mondo del cinema, proseguendo l’impegno della storica casa cinematografica aretina attiva da quasi venti anni», come si legge in una nota.

«I Poti Pictures Studios non sono semplicemente uno spazio destinato alla formazione, ma un vero e proprio laboratorio di opportunità e sperimentazione: un luogo in cui la disabilità intellettiva e relazionale diventa una prospettiva attraverso la quale abbattere pregiudizi, creare nuovi immaginari e raccontare storie. Questo progetto, che trova le sue radici nel territorio aretino e nella tradizione culturale toscana, si propone di mostrare come professionalità ed esperienza possano farsi strumento di emancipazione e sviluppo sociale», raccontano i promotori.
Poti Pictures, infatti, utilizza da quasi due decenni il linguaggio audiovisivo come veicolo di inclusione, superando le barriere imposte dalla disabilità e offrendo concrete opportunità di partecipazione sociale e professionale a persone spesso escluse da tali contesti. Attraverso la realizzazione di cortometraggi, videoclip e documentari, la Poti Pictures racconta storie, siano esse fantastiche o ispirate alla vita quotidiana, con uno stile riconoscibile. Un approccio che trova la sua massima espressione anche nella Poti Pictures Academy, la scuola di cinema realizzata grazie al contributo di Fondo di Beneficenza Intesa San Paolo, del Comune di Arezzo, del Consorzio Coob e della Fondazione CR Firenze, dove l’intero percorso formativo stimola nei partecipanti impegno, autostima e autoefficacia. Un metodo innovativo validato anche dall’Università di Siena.

Massimo Paoletti, presidente della Cooperativa Il Cenacolo: «L’ambizione è di proporsi come modello a livello nazionale per lo sviluppo del binomio cinema-disabilità, sfidando gli stereotipi esistenti e trasformando la percezione della società nei confronti delle persone con disabilità».
Daniele Bonarini, regista e ideatore della Poti Pictures: «Alla soglia dei vent’anni di attività, siamo particolarmente felici ed emozionati per questo importante traguardo. Gli Studios, a lungo immaginati e pensati nelle nostre fantasie, prendono finalmente vita».
Lucia Tanti, vicesindaca di Arezzo: «Siamo molto orgogliosi che il Comune di Arezzo fin dall’inizio abbia sostenuto la sfida di dare vita ad una Academy che ha come obiettivo la formazione di persone con disabilità intellettiva nel settore cinematografico. Grazie alla Poti la città di Arezzo è la prima al mondo ad essere sede di una casa cinematografica sociale e polo formativo in questo settore».
L’attrice Claudia Gerini, madrina, come detto, della Poti Pictures Academy: «Sono particolarmente orgogliosa e felice per questo evento, molto rivoluzionario e importante: gli Studios della Poti Pictures, grazie al sogno di pochi ma alla generosità di tanti, diventa realtà. Gli Studios saranno un luogo di confronto e sperimentazione dove le disabilità intellettive e relazionali verranno messe in prospettiva per abbattere pregiudizi e nuovi immaginari, nuove storie. Un progetto bello, rivoluzionario, importantissimo». (Carmela Cioffi)

Per ulteriori informazioni: Michele Grazzini (info@potipictures.com).

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