Abbiamo seguito con grande attenzione, negli ultimi mesi, la campagna lanciata dall’Associazione Per Vedere Fatti Vedere – in coincidenza con la Giornata Mondiale del Glaucoma del 12 marzo – per chiedere l’abolizione dell’iter burocratico cui devono finora sottoporsi i pazienti affetti da glaucoma per il rimborso dal Servizio Sanitario Nazionale dei farmaci antiglaucomatosi (se ne legga ad esempio cliccando qui e qui) .
Il riferimento legislativo è esattamente la Nota 78 dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), che costringe i pazienti affetti da glaucoma – malattia che costituisce la seconda causa di cecità nel mondo – a presentare almeno una volta all’anno il proprio piano terapeutico, ciò che causa da parte di molti una rinuncia a curare la grave patologia che porta alla cecità.
«Il glaucoma – aveva scritto Pasquale Troiano, presidente di Per Vedere Fatti Vedere – è una grave patologia oculare di tipo cronico che prevede una terapia farmacologica a vita. Pertanto è assurdo richiedere ai pazienti colpiti di dover ripetere una volta all’anno e per tutta la vita la procedura di farsi predisporre dal proprio oculista un piano terapeutico scritto, in tre copie, e di consegnarne una al Servizio Farmaceutico della propria ASL di riferimento, una al proprio medico di base e una trattenuta per sé, come prescrive appunto la Nota 78 dell’AIFA. Si tratta di una prassi inaccettabile e incomprensibile per i pazienti, spesso persone anziane e anche costosa per le casse statali, con la gestione di milioni di copie di documenti cartacei inutili».
Ebbene, oggi la stessa Associazione Per Vedere Fatti Vedere annuncia come «una storica vittoria sulla burocrazia» la sospensione di quella Nota 78 dell’AIFA – pubblicata il 28 maggio nella Gazzetta Ufficiale n. 122 – ritenendola «un successo della prima class action italiana» e aggiungendo che «laddove per ben quattro anni i medici oculisti non erano riusciti da soli a far abrogare all’AIFA quella norma assurda, ci sono riusciti adesso alleandosi con un esercito di 800.000 pazienti e loro familiari».
E in effetti la campagna lanciata il 12 marzo, diretta contro l’Agenzia del Farmaco e il Ministero della Salute, ha coinvolto pazienti, medici oculisti e associazioni di famiglie di persone ipovedenti in tutta Italia, con migliaia di fax ed e-mail di protesta inviate al Direttore Generale dell’AIFA.
La sospensione della Nota 78, decretata nei giorni scorsi, è in realtà di sei mesi, ma secondo i promotori della campagna, «si presume che essa lo sarà poi in via definitiva».
«La nostra ONLUS – dichiara oggi Pasquale Troiano – è al fianco dei pazienti affetti da glaucoma e degenerazione maculare senile e avvieremo campagne di tutela dei loro diritti ogni volta che sarà necessario. Il successo di questa campagna è stato possibile per l’azione congiunta e sinergica di malati, loro familiari, medici oculisti, associazioni di pazienti organizzate sul territorio e con il sostegno dei media, soprattutto sul web. Ringrazio tutti coloro che sono stati al nostro fianco, in particolare la Società Oftalmologica Italiana, l’Associazione Nazionale Famiglie dei Minorati Visivi (ANFAMIV) del Friuli e l’Associazione Retinopatici Ipovedenti Siciliani (ARIS) per il prezioso aiuto nel diffondere la nostra campagna nella loro Regione». (S.B.)