Erano state l’ARIS (Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari) e la FOAI (Federazione degli Organismi per l’Assistenza alle Persone Disabili) – vale a dire i due più importanti coordinamenti regionali dei Centri di Riabilitazione nel Lazio – a scendere in piazza il 26 maggio scorso per denunciare i tagli indiscriminati alla sanità della Regione (se ne legga, nel nostro sito, cliccando qui)
«Si parla infatti – venne scritto allora – di prestazioni riabilitative per centinaia di persone disabili che rischiano di rimanere senza servizi essenziali e senza alternative. Naturalmente le autorità pubbliche si guardano bene dal dire chi tagliare e chi mandare a casa, contravvenendo alle regole elementari di ogni committente. Non c’è da dimenticare, inoltre, che le tariffe sono ferme ormai da dieci anni, evidentemente perché i disabili psichici e mentali costituiscono un “comparto debole”».
Dopo quella protesta – rivolta segnatamente contro il Decreto del Presidente della Regione in qualità di Commissario ad Acta n. 51/08 (Finanziamento e definizione del sistema di remunerazione delle prestazioni di riabilitazione ex art. 26 legge 833/78 dei soggetti erogatori privati accreditati per l’anno 2009. Attuazione del piano di cui all’accordo sottoscritto ai sensi dell’art. 1 comma 180 L.311/2004; obiettivi specifici 1.2-2.2; il Decreto è visionabile cliccando qui) – era stato prodotto un documento – sottoscritto dalla Regione Lazio – con l’impegno, tra l’altro, all’«immediata sospensione del taglio dell’8% previsto dal Decreto Commissariale n. 51/08».
E tuttavia quegli impegni risultano oggi completamente disattesi, ciò che porterà di nuovo in piazza le stesse organizzazioni del maggio scorso – ARIS e FOAI – insieme, questa volta, anche alla Fondazione Don Gnocchi, per una nuova manifestazione di protesta organizzata per mercoledì 22 luglio a Roma, davanti alla sede della Regione Lazio (Via Rosa Raimondi Garibaldi, ore 10), cui parteciperanno ancora una volta operatori, terapisti, famiglie e persone con disabilità.
Cita direttamente il Pinocchio di Collodi, don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capordarco, per presentare l’iniziativa: «…le bugie ragazzo mio, si riconoscono subito, perché ve ne sono di due specie: bugie che hanno le gambe corte e quelle che hanno il naso lungo: la tua, per l’appunto, è di quelle che hanno il naso lungo…». E poi spiega: «Siamo costretti a scendere nuovamente in piazza, per denunciare non solo una situazione di grave difficoltà nella gestione delle attività a favore di persone disabili, ma anche una modalità di rapporto estranea ai principi di coerenza e di rispetto degli impegni assunti».
Quella del 22 luglio – come già il 26 maggio – sarà una manifestazione silenziosa, che vedrà tutti i partecipanti con un naso lungo in volto, simbolo della menzogna, con cartelloni e striscioni dove compariranno i punti della piattaforma rivendicativa, tramite la quale si chiederà che:
«a) venga rispettato l’accordo del 26 maggio e ci sia uno specifico atto deliberativo avente per oggetto l’immediata sospensione del taglio dell’8% previsto dal Decreto Commissariale n. 51/08;
b) venga riconosciuto l’accreditamento dei posti aggiuntivi provenienti dall’IKT [si fa riferimento allo scandalo della Sanità Laziale scoppiato nel 2004, il cosiddetto “Affare Lady ASL”, N.d.R.] e venga di conseguenza rimodulato il tetto di spesa per l’anno 2009 a favore di quelle strutture che si sono fatte carico nel tempo di pazienti e operatori di quella struttura riabilitativa;
c) la Regione mantenga i precedenti impegni in tema di programmazione sanitaria assunti con propria determinazione;
d) vengano riviste le attuali remunerazioni: le tariffe, infatti, sono ferme ormai da dieci anni, nonostante ben tre rinnovi contrattuali e un indiscutibile decennale aumento del costo della vita».
La manifestazione si concluderà con una conferenza stampa all’aperto, alla presenza dei maggiori rappresentanti di ARIS, FOAI e Fondazione Don Gnocchi, oltre che dello stesso don Vinicio Albanesi. Per tale occasione è stata preannunciata anche la presentazione di «dati eclatanti sulla malasanità laziale». (S.B.)
Articoli Correlati
- Contro i tagli alla sanità nella Regione Lazio Sarà una manifestazione silenziosa, ma decisa, quella promossa per il 26 maggio a Roma dai Coordinamenti dei Centri di Riabilitazione del Lazio ARIS e FOAI. Operatori, terapisti, famiglie e persone…
- Sordocecità, la rivoluzione inclusiva delle donne Julia Brace, Laura Bridgman, Helen Keller, Sabina Santilli. E poi Anne Sullivan. Le prime quattro erano donne sordocieche, la quinta era “soltanto” quasi completamente cieca, ma non si può parlare…
- La complessità del "Dopo di Noi" e la logica dei diritti «Può esserci ancora la possibilità di abbandonare l’attuale sistema organizzativo dei servizi e, approfittando dell’occasione di attuare la Legge 112/16 sul “Dopo di Noi”, iniziare con coraggio un processo di…