Ci sono bugie che hanno il naso lungo

Torneranno in piazza il 22 luglio, con una nuova manifestazione silenziosa, l'ARIS e il FOAI - i due più importanti coordinamenti regionali dei Centri di Riabilitazione nel Lazio - insieme alla Fondazione Don Gnocchi, per protestare contro i tagli alla sanità che stanno creando gravi difficoltà nella gestione delle attività a favore di numerose persone con disabilità. Per presentare l'iniziativa, don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco, si rifà direttamente al "Pinocchio" di Collodi, volendo così evidenziare la completa disattesa degli impegni presi dalla Regione Lazio sulla questione

Don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco di RomaErano state l’ARIS (Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari) e la FOAI (Federazione degli Organismi per l’Assistenza alle Persone Disabili) – vale a dire i due più importanti coordinamenti regionali dei Centri di Riabilitazione nel Lazio – a scendere in piazza il 26 maggio scorso per denunciare i tagli indiscriminati alla sanità della Regione (se ne legga, nel nostro sito, cliccando qui)
«Si parla infatti – venne scritto allora – di prestazioni riabilitative per centinaia di persone disabili che rischiano di rimanere senza servizi essenziali e senza alternative. Naturalmente le autorità pubbliche si guardano bene dal dire chi tagliare e chi mandare a casa, contravvenendo alle regole elementari di ogni committente. Non c’è da dimenticare, inoltre, che le tariffe sono ferme ormai da dieci anni, evidentemente perché i disabili psichici e mentali costituiscono un “comparto debole”».

Dopo quella protesta – rivolta segnatamente contro il Decreto del Presidente della Regione in qualità di Commissario ad Acta n. 51/08 (Finanziamento e definizione del sistema di remunerazione delle prestazioni di riabilitazione ex art. 26 legge 833/78 dei soggetti erogatori privati accreditati per l’anno 2009. Attuazione del piano di cui all’accordo sottoscritto ai sensi dell’art. 1 comma 180 L.311/2004; obiettivi specifici 1.2-2.2; il Decreto è visionabile cliccando qui) – era stato prodotto un documento – sottoscritto dalla Regione Lazio – con l’impegno, tra l’altro, all’«immediata sospensione del taglio dell’8% previsto dal Decreto Commissariale n. 51/08».
E tuttavia quegli impegni risultano oggi completamente disattesi, ciò che porterà di nuovo in piazza le stesse organizzazioni del maggio scorso – ARIS e FOAI – insieme, questa volta, anche alla Fondazione Don Gnocchi, per una nuova manifestazione di protesta organizzata per mercoledì 22 luglio a Roma, davanti alla sede della Regione Lazio (Via Rosa Raimondi Garibaldi, ore 10), cui parteciperanno ancora una volta operatori, terapisti, famiglie e persone con disabilità.

Cita direttamente il Pinocchio di Collodi, don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capordarco, per presentare l’iniziativa: «…le bugie ragazzo mio, si riconoscono subito, perché ve ne sono di due specie: bugie che hanno le gambe corte  e quelle che hanno il naso lungo: la tua, per l’appunto, è di quelle che hanno il naso lungo…». E poi spiega: «Siamo costretti a scendere nuovamente in piazza, per denunciare non solo una situazione di grave difficoltà nella gestione delle attività a favore di persone disabili, ma anche una modalità di rapporto estranea ai principi di coerenza e di rispetto degli impegni assunti».

Quella del 22 luglio – come già il 26 maggio – sarà una manifestazione silenziosa, che vedrà tutti i partecipanti con un naso lungo in volto, simbolo della menzogna, con cartelloni e striscioni dove compariranno i punti della piattaforma rivendicativa, tramite la quale si chiederà che:
«a) venga rispettato l’accordo del 26 maggio e ci sia uno specifico atto deliberativo avente per oggetto l’immediata sospensione del taglio dell’8% previsto dal Decreto Commissariale n. 51/08;
b) venga riconosciuto l’accreditamento dei posti aggiuntivi provenienti dall’IKT [si fa riferimento allo scandalo della Sanità Laziale scoppiato nel 2004, il cosiddetto “Affare Lady ASL”, N.d.R.] e venga di conseguenza rimodulato il tetto di spesa per l’anno 2009 a favore di quelle strutture che si sono fatte carico nel tempo di pazienti e operatori di quella struttura riabilitativa;
c) la Regione mantenga i precedenti impegni in tema di programmazione sanitaria assunti con propria determinazione;
d) vengano riviste le attuali remunerazioni: le tariffe, infatti, sono ferme ormai da dieci anni, nonostante ben tre rinnovi contrattuali e un indiscutibile decennale aumento del costo della vita».

La manifestazione si concluderà con una conferenza stampa all’aperto, alla presenza dei maggiori rappresentanti di ARIS, FOAI e Fondazione Don Gnocchi, oltre che dello stesso don Vinicio Albanesi. Per tale occasione è stata preannunciata anche la presentazione di «dati eclatanti sulla malasanità laziale». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: tel. 06 7102911, ufficiostampa@capodarco.it.
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