Niente da fare per quell’emendamento al Decreto Legge 70/11 (meglio noto come “Decreto Legge Sviluppo”), riguardante il cosiddetto “diritto alla riserva” e in particolare i lavoratori precari della scuola in attesa del riconoscimento appunto della “riserva”, come previsto dalla Legge 68/99 (Norme per i diritti al lavoro dei disabili), emendamento presentato dal Partito Democratico e che pure aveva già ricevuto parere positivo nelle analisi della Quinta, Sesta e Settima Commissione della Camera. Esso infatti – come ci viene segnalato dal Comitato Spontaneo Diritto alla riserva – è stato in ultima sede eliminato, in seguito alla presentazione del maxiemendamento del Governo, votato con fiducia nella seduta del 21 giugno a Palazzo Montecitorio.
Da dire, per altro, che l’emendamento ha ottenuto di essere trasformato in ordine del giorno, accolto con parere favorevole dal Governo e del quale riprendiamo in calce il testo integrale. «Si spera – è il commento di Diritto alla Riserva – che almeno questo possa essere un passo utile a risolvere definitivamente una situazione non più ignorabile: la Legge 68/99, infatti, deve poter esercitare la sua validità sempre e non solo nei periodi di aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento, tanto più adesso che è stato introdotto l’aggiornamento a cadenza triennale». (S.B.)
Il testo dell’emendamento trasformato in ordine del giorno
La Camera, premesso che:
il parere approvato in Commissione VII, in sede di discussione del provvedimento in esame, indica tra le condizioni quella che i soggetti, di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68 e quelli con patologie oncologiche di cui all’articolo 6, comma 3-bis,del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 marzo 2006, n. 80, possano chiedere il riconoscimento della riserva e l’inserimento di tale titolo nelle graduatorie provinciali di cui all’articolo 1, comma 605, della legge n. 296 del 2006, e nelle graduatorie dei concorsi a cattedra banditi nel 1999, almeno annualmente e comunque prima delle procedure di assegnazione degli incarichi. Appare inoltre opportuno che l’eventuale assegnazione di incarico a tempo determinato o di supplenza breve non pregiudichi il diritto all’inserimento del titolo di riserva;
rispetto alla suddetta questione il gruppo del PD è intervenuto, oltre che con gli emendamenti presentati al provvedimento in parola, con diversi atti di sindacato ispettivo (N. 7-00522 e N. 5-04415),
impegna il Governo
in sede di discussione del primo provvedimento utile a tener fede alle condizioni espresse dalla Commissione Cultura al fine di tutelare le suddette «categorie protette», già segnate da condizioni di salute, familiari o sociali molto svantaggiate.
9/4357-A/68. De Pasquale, Siragusa, Ghizzoni, Schirru, Coscia, Antonino Russo, Pes, Rossa, De Torre, Melandri, Bachelet, Nicolais, De Biasi, Mazzarella, Lolli.
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