Curato da Andrea Canevaro del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna, è stato recentemente dato alle stampe da Erickson l’importantissimo volume intitolato L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Trent’anni di inclusione nella scuola italiana, ponderosa opera di quasi cinquecento pagine, suddivisa in ventiquattro capitoli, con circa trenta scritti dei maggiori esperti di pedagogia speciale, didattica e psicologia, impegnati nel ripercorrere gli ultimi trent’anni dall’entrata in vigore della Legge 517/77, che ha sancito, generalizzandolo, il processo di integrazione scolastica in Italia.
In questo libro, però, non solo si ripercorre la storia dell’evoluzione del pensiero pedagogico e delle formulazioni giuridiche, ma si fa anche il punto sullo stato attuale dell’integrazione in Italia, confrontandola con quanto essa ha suscitato negli altri Paesi europei. Non solo si valutano gli aspetti positivi ottenuti, ma si indicano anche le attuali ricerche riguardanti la soddisfazione dei “protagonisti”, vale a dire degli ex alunni, delle famiglie, degli operatori e degli amministratori. Non solo, infine, vi si analizzano gli aspetti fondamentali dell’integrazione di alunni con particolari deficit, come i ciechi, i sordi o gli autistici, ma vi si approfondisce lo studio sull’individuazione di “indicatori di qualità” del processo di integrazione per tutti, attraverso l’analisi degli aspetti che lo caratterizzano, come la situazione strutturale dell’organizzazione scolastica, del percorso di integrazione e dei risultati di efficacia di quest’ultimo.
I capitoli – dopo una magistrale introduzione di Canevaro sul ruolo e l’impegno della pedagogia speciale oggi – sono suddivisi in quattro parti, la prima delle quali si intitola Lo sfondo e alcuni analizzatori dello sfondo e contiene prevalentemente scritti di carattere storico-pedagogico e istituzionale, nonché di comparazione con altri sistemi europei.
La seconda parte è dedicata poi al tema La scuola e la sua prospettiva inclusiva in Italia e contiene scritti che fanno il punto sulla situazione della scuola e dell’integrazione, con i problemi aperti, oggetto di ricerca pedagogica.
E ancora, la terza parte, intitolata I contesti e i supporti oltre la scuola, fa riferimento ad una serie di scritti sui rapporti fra i pedagogisti, le professioni educative di cura e gli operatori sanitari, non solo nel percorso scolastico, ma anche nei confronti della sessualità e del gioco.
La quarta parte, infine, intitolata Il percorso della vita, si avvale di scritti dedicati all’affettività, ai rapporti familiari, all’associazionismo delle persone con disabilità e delle loro famiglie, alle politiche locali di welfare, al lavoro e ai centri di documentazione.
Il tono della trattazione – pur rimanendo rigorosamente scientifico nei diversi ambiti – è facilmente accessibile ad un lettore medio che si occupi di problemi scolastici, sociali e istituzionali.
Ogni capitolo, inoltre, è corredato da un’ampia bibliografia, in modo da facilitare gli approfondimenti per gli addetti ai lavori.
In conclusione ritengo che questa sia senz’altro la più aggiornata pubblicazione che consente a chiunque di cogliere il senso di quanto è avvenuto in Italia nel passaggio dalle scuole speciali a quelle comuni e delle ricerche sul possibile futuro.
*Vicepresidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
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