Fornire ai docenti di sostegno senza specializzazione un supporto pratico e concreto, utile a comprendere quali possano essere le problematiche, i vari aspetti e le dinamiche della docenza, i funzionamenti dei vari organi, ma anche le norme che regolano l’inclusione scolastica, con l’analisi di casi pratici: è lo scopo di un’iniziativa promossa in Umbria, che a parere del Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, dovrebbe essere esportata anche ad altri Uffici Scolastici Regionali
«Ci piacerebbe che questa iniziativa venisse esportata anche ad altri Uffici Scolastici Regionali»: a che cosa si riferiscono le parole di Sergio Repetto, direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria? Al Percorso di accompagnamento formativo online per docenti nominati sul posto di sostegno senza specializzazione, avviato proprio nei giorni scorsi in Umbria e che si protrarrà fino al 10 marzo (a questo link il programma completo).
A spiegare esattamente la sostanza di questa importante iniziativa è Massimo Rolla, Garante dei Diritti delle Persone con Disabilità dell’Umbria, unico di tali Garanti che a far parte di un GLIR (Gruppo di Lavoro Interistituzionale Regionale), oltreché coordinatore del Centro Studi Giuridici della Federazione FISH, che il 28 gennaio ha condotto il primo modulo del percorso, sul tema Scenari normativi per l’inclusione scolastica. «A fine ottobre 2024 – spiega – l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria ha deciso di attivare un percorso di accompagnamento formativo online per docenti nominati su posto di sostegno senza specializzazione. Tale decisione è stata subito condivisa all’interno del GLIR e anzi accolta con grande entusiasmo, se è vero che l’obiettivo è quello di fornire ai docenti che non possiedono specializzazione un supporto pratico e concreto, utile a comprendere quali possano essere le problematiche, i vari aspetti e le dinamiche della docenza, i funzionamenti dei vari organi, ma anche le norme che regolano l’inclusione scolastica, con l’analisi di casi pratici».
«Quando il percorso è stato proposto dal direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, dottor Repetto, e dai Dirigenti Tecnici dell’Ufficio all’interno del GLIR, di cui faccio parte proprio su espressa richiesta del Dirigente Titolare, ho espresso tutta la mia soddisfazione. Sappiamo ovviamente che l’obiettivo principale è avere tutti i docenti specializzati, preparati e capaci, ma parimenti, fornire supporto ai tanti docenti nominati su posto di sostegno, ma ancora senza specializzazione e in attesa di compierla, è sicuramente utile e a mio parere necessario. Ci siamo dunque confrontati tra di noi, prima di giungere ad un programma definitivo, perché non volevamo assolutamente sostituirci a percorsi formativi di livello superiore, ma solo fornire un aiuto concreto, una comprensione migliore delle dinamiche, in ogni campo. Ne è scaturito quindi un percorso snello, 7 moduli da 2 ore ciascuno, ma pratico e completo, un inizio per la futura e auspicabile specializzazione di tutti i docenti coinvolti. Da parte mia ho da subito fornito la mia disponibilità a fare “esplorare” ai docenti stessi il vasto mondo delle normative in tema di inclusione scolastica, soprattutto attraverso casi concreti ed evidenze giurisprudenziali, ciò che mi è stato concesso. Il 28 gennaio, pertanto, alla presentazione del primo modulo hanno partecipato online oltre 600 docenti! E ve ne saranno altrettanti per tutti i moduli, Questo dato dovrebbe fare certamente riflettere: non si tratta infatti di un corso nell’àmbito della formazione obbligatoria, ma di un’iniziativa che evidenzia la voglia da parte dei docenti di apprendere al meglio e questo fa ben sperare».
«Il mondo della scuola ha tanti pregi – aggiunge dal canto suo Sergio Repetto -, ma ha anche tanti problemi non risolti negli anni dal Legislatore. Uno di questi riguarda il fatto che abbiamo un numero di ragazzi e ragazze con disabilità elevato rispetto ai docenti di sostegno specializzati assegnati alle scuole. Ebbene, grazie alla buona volontà di tutta una serie di persone che si sono messe a disposizione, abbiamo provato a superare questa lacuna, promuovendo questo percorso di formazione per i docenti supplenti delle scuole che non sono specializzati in sostegno, ma che verranno appunto attribuiti al sostegno. Io ho lavorato anche per altri Uffici Scolastici Regionali, ma non mi risultano iniziative analoghe; si può dire quindi che sia il primo intervento del genere e i risultati già conseguiti sono a dir poco confortanti, sia dal punto di vista dell’apprezzamento che del numero di partecipanti, circa 600 nel primo modulo, ma contiamo che in tutto diventino circa 2.200». (S.B.)
Articoli Correlati
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Integrazione scolastica: le nuove linee d'azione della FISH I tagli alla spesa, uniti al disinteresse governativo per il mancato rispetto della normativa, hanno determinato negli ultimi anni forti arretramenti nella qualità dell'integrazione degli studenti con disabilità realizzata precedentemente.…
- L'integrazione scolastica degli alunni con disabilità «Un documento nel quale vengono sostanzialmente condivise le idee più volte espresse sulla materia dalla FISH»: è questo il commento di Salvatore Nocera, vicepresidente nazionale della Federazione Italiana per il…