Importante quell’ambulatorio, anche per le donne e le ragazze con sindrome di Down

«Una visita ginecologica può essere un momento delicato per tutte, ma lo è certamente un po’ di più per le donne con sindrome di Down, che hanno bisogno di essere accolte, comprese, accompagnate. Per questo, la notizia dell’attivazione di un ambulatorio dedicato è per noi un’ottima notizia»: così dall’AIPD viene commentata la notizia dell’inaugurazione di un ambulatorio ginecologico rivolto a donne con disabilità, presso il Gemelli di Roma, come avevamo ampiamente riferito nei giorni scorsi
Giovane con sindrome di Down (©AIPD)
(©AIPD)

«Prendersi cura di sé, del proprio corpo e della propria salute è un diritto di tutte le donne, ma a volte può diventare una vera e propria impresa: una visita ginecologica può essere un momento delicato per tutte, ma lo è certamente un po’ di più per le donne con sindrome di Down, che hanno bisogno di essere accolte, comprese, accompagnate. Per questo, la notizia dell’attivazione di un ambulatorio dedicato è per noi un’ottima notizia»: così dall’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), viene commentata la notizia dell’inaugurazione di un ambulatorio ginecologico rivolto a donne con disabilità, presso il Policlinico Universitario Gemelli IRCCS di Roma, come avevamo ampiamente riferito anche sulle nostre pagine.

«Abbiamo contattato personalmente i promotori e i responsabili di questa iniziativa – aggiungono dall’AIPD – e ci è stato assicurato che il personale è pronto ad accogliere le ragazze e le donne con sindrome di Down che vorranno chiedere una visita o un parere. Sarà dedicato loro il tempo necessario per far comprendere cosa accadrà durante la visita e spiegare eventuali problematiche. Questo per noi è molto importante, perché l’accesso alla sanità e ai servizi di prevenzione e cura, pur essendo un diritto costituzionale, presenta a volte barriere invisibili. Avere pertanto un ambulatorio ginecologico con personale formato e dedicato significa, per le donne con disabilità, anche un riconoscimento della propria femminilità e della propria sessualità».

«Tante delle ragazze e delle donne che frequentano la nostra Associazione – concludono dall’AIPD – sia a Roma che in tutta Italia, hanno una vita sentimentale e affettiva, che dev’essere riconosciuta e accompagnata. Questo ambulatorio e le altre iniziative simili che sono sorte e che sorgeranno in futuro rappresentano dunque passi avanti significativi per il pieno riconoscimento di una dimensione troppo spesso negata. Ed è un segno concreto di sostegno alle donne, anche in occasione della Giornata Internazionale dell’8 marzo. Ci auguriamo quindi che a questa iniziativa ne seguano tante altre simili in tutto il Paese, per rispondere a un bisogno reale e diffuso». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: ufficiostampaaipd@gmail.com.
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