Qualche settimana fa avevamo parlato di “stangata” al Comune di Palermo, condannato dal Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Sicilia a risarcire alle famiglie di alcuni alunni con disabilità un danno esistenziale, a causa del ritardo con cui era stata loro erogata l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione (se ne legga nel nostro sito cliccando qui).
E la “stangata” continua, con ulteriori Sentenze di tono analogo, di fronte alle quali l’assessore comunale ai Servizi Educativi Francesca Grisafi ha spiegato che quel ritardo «non è stato causato da cattiva volontà. Quest’anno infatti, con il nuovo regolamento, sarà tutto diverso e sarà più facile assegnare l’assistente specialistico».
Si tratta, a quanto si legge in una nota dell’Agenzia «Redattore Sociale», di «un regolamento che istituzionalizza le modalità di reclutamento degli assistenti specialistici nelle scuole materne, elementari e medie per gli studenti, autistici, audiolesi, non vedenti e con la sindrome di Down». A partire dal mese di gennaio del 2012, quindi, grazie a un finanziamento di 800.000 euro, «saranno 329 gli alunni disabili che potranno usufruire di questo diritto».
«Secondo quanto prevede il nuovo regolamento comunale – conclude “Redattore Sociale” – il reclutamento degli assistenti spetterà alle scuole: sarà cura, infatti, dei dirigenti scolastici predisporre un avviso pubblico per la costituzione di un albo professionale. Successivamente saranno i genitori degli studenti disabili, in relazione al tipo di disabilità del figlio, ad avere la possibilità di scegliere l’operatore iscritto nell’albo».
Vedremo se e come effettivamente funzionerà il nuovo sistema. Per il momento diamo la parola a Salvatore Nocera, vicepresidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), per una nota di commento da “siciliano addetto ai lavori”. (S.B.)
Finalmente anche nella mia Sicilia – Regione a Statuto Speciale che avrebbe dovuto renderla all’avanguardia nella tutela dei diritti – la Legge 104/92 diventa operativa a quasi vent’anni dalla sua approvazione! E fortunatamente ci sono i TAR e la Corte Costituzionale a destare i nostri politici dal sonno della ragione.
Ovviamente, però, la mia Sicilia dovrà pure risolvere il problema dell’assistenza igienica che, contrariamente a quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), è attribuita ai Comuni e non ai collaboratori scolastici come in tutto il resto d’Italia. Ciò, infatti, farebbe risparmiare ai Comuni stessi un bel po’ di euro.
Infine, ancora nella mia Sicilia, l’Assessorato Regionale agli Enti Locali – avvalendosi dell’autonomia speciale statutaria – potrebbe fare approvare dal Consiglio Regionale una “leggina” che rendesse obbligatoria la formazione in servizio di tutti i docenti curricolari sulle tematiche della didattica dell’inclusione scolastica, in modo da non delegare solo a quelli per il sostegno il progetto di inclusione ed evitando così che i genitori pretendano – anche tramite il TAR – il massimo delle ore di sostegno, per impedire che i figli siano abbandonati quando manca il docente specializzato. E anche questo sarebbe un risparmio non certo da poco.
Ma il risparmio è veramente in cima ai pensieri dei miei Onorevoli corregionali?
*Vicepresidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
Sul tema dell’assistenza all’autonomia e alla comunicazione, suggeriamo anche la lettura dell’ampio approfondimento curato qualche tempo fa per il nostro sito da Francesco Marcellino, disponibile cliccando qui.
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