Ha preso il via in questi giorni il dodicesimo Campionato Nazionale di wheelchar hockey, intitolato da tre anni alla Fondazione Laureus – partner ufficiale della FIWH (Federazione Italiana Wheelchair Hockey) – dopo la presentazione del 2 novembre, nel corso di una conferenza stampa cui hanno presenziato Antonio Spinelli, presidente della FIWH, Nicolas Raffieri, responsabile progetti di Laureus e Claudio Carelli, capitano della Nazionale Italiana di wheelchair hockey e giocatore degli Skorpions Varese, campioni d’Italia nel 2005.
«Quest’anno – ha sottolineato Spinelli – sono ben 21 le squadre partecipanti, tre in più rispetto all’anno scorso, con 250 atleti, tra cui 40 donne, oltre a 150 dirigenti e decine e decine di volontari. Un successo che ha permesso certamente a molti atleti giovani e meno giovani di affermarsi nella propria vita anche attraverso questo sport».
Particolarmente significative anche le dichiarazioni di Carelli, ovvero di chi ha vissuto la crescita di questa disciplina “dal campo”: «Il wheelchair hockey è uno sport affascinante che dà tante soddisfazioni. Personalmente gioco da undici anni, prima con gli Sharks Monza, poi nei giovani ma fortissimi Skorpions Varese. Tanti i sacrifici, ma certamente ne è valsa la pena. Grazie al wheelchair hockey, infatti, ho potuto conoscere tantissima gente, fare nuove e importanti amicizie, praticare lo sport e viaggiare in Italia e nel mondo. Ciò che ogni persona, insomma, desidererebbe fare».
Ventuno squadre, dunque, anche se solo otto accederanno ai play off conclusivi, nel 2007 a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), per tentare di conquistare l’ambìto titolo detenuto dai Thunder Roma.
Poi, in settembre, un altro grande appuntamento, con i Campionati del Mondo di Taipei, rispetto ai quali Spinelli ha dichiarato: «La partecipazione ai Mondiali di Taipei è fondamentale per la FIWH, ma purtroppo anche subordinata ai costi della trasferta. In ogni caso faremo di tutto per esserci, grazie al sostegno del CIP (Comitato Italiano Paralimpico), del suo presidente Luca Pancalli e degli amici che ci auguriamo diventino sempre di più. Siamo sicuri che ce la faremo e che il risultato sociale e sportivo sarà di valore».
Non va dimenticato, infatti, che la Nazionale Italiana, nei Mondiali del 2004 in Finlandia, ottenne un prestigioso terzo posto, confermato da un piazzamento analogo ai Campionati Europei di Roma nel 2005.
(S.B.)
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