In attesa di Pistorius, Natalie Du Toit sarà a Pechino

Ottenendo infatti il quarto posto assoluto ai recenti Campionati Mondiali di Nuoto di Siviglia, la ventiquattrenne nuotatrice sudafricana che perse la gamba sinistra nel 2001 in un incidente di moto, ha ottenuto la qualificazione alle Olimpiadi di Pechino del prossimo mese di agosto, mentre resta ancora in una situazione "sospesa" l'atleta Oscar Pistorius

Natalie Du ToitNuoterà alle Olimpiadi di Pechino con la forza delle braccia e della sua unica gamba: è Natalie Du Toit, ventiquattrenne sudafricana che dopo aver perso la gamba sinistra nel 2001, in seguito ad un incidente in moto, non ha abbandonato la sua grande passione – il nuoto appunto – che l’anno prima dell’incidente quasi l’aveva portata ai Giochi Olimpici di Sydney.

Mentre dunque rimane ancora “sospesa” la situazione del celebre connazionale della Du Toit, Oscar Pistorius, in attesa delle decisioni definitive della Federazione Internazionale di Atletica Leggera (alla sua vicenda abbiamo recentemente dedicato un altro contributo, intitolato Un’occasione da Oscar, disponibile cliccando qui), la nuotatrice sudafricana ha ottenuto la qualificazione ai Giochi che si terranno in Cina nel mese di agosto prossimo, conquistando il quarto posto assoluto ai recenti Campionati Mondiali di Siviglia, nella gara dei 10 chilometri.
«Partecipare alle Olimpiadi è sempre stato il sogno della mia vita – ha dichiarato Du Toit a Siviglia – e aver perso una gamba non ha cambiato i miei obiettivi. Finalmente ce l’ho fatta».

Da segnalare che questo non è il primo successo ottenuto dalla nuotatrice sudafricana dopo l’incidente. Nel 2002, infatti, ai Giochi del Commonwealth di Manchester chiuse all’ottavo posto la finale degli 800 stile libero e l’anno scorso vinse quella dei 1.500, sempre dei “normodotati”, ai Campionati Africani di Algeri. In ambito paralimpico, infine, ad Atene, nel 2004, si era aggiudicata cinque medaglie d’oro e quattro d’argento.
In occasione della vittoria di Algeri, Antonio Del Monte, già direttore dell’Istituto di Scienze dello Sport, aveva commentato l’impresa dichiarando: «Pistorius non vince perché le sue protesi non sono il capolinea di una tecnologia, ma solo l’inizio. La Du Toit invece può vincere nel nuoto di fondo perché in quella disciplina le gambe quasi non si usano: insomma, lei è maggiormente “favorita” rispetto a Pistorius». (S.B.)

Ringraziamo il portale SuperAbile per la segnalazione della notizia.

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