Il numero tredici porta bene a Martin Legner che aggiorna l’albo d’oro del Torneo Internazionale di tennis in carrozzina “Alpi del Mare” – Città di Cuneo – giunto appunto alla sua tredicesima edizione [se ne legga la presentazione nel nostro sito cliccando qui, N.d.R.] – aggiungendo un altro tassello, anzi due se si considera la vittoria nel doppio con Mazzei, che lo fanno salire a tre vittorie nel singolare e cinque nel doppio.
Il tennista austriaco è uno dei “big” più presenti alla manifestazione cuneese e a dispetto dei suoi 51 anni (con un fisico eccezionale), ha mantenuto i favori del pronostico, calando il “tris d’assi”. Nella finale del 25 marzo, ha battuto il bolognese Fabian Mazzei, che si è dovuto inchinare allo strapotere del tennista austriaco (6-3, 6-3 il risultato finale). Quest’ultimo, al momento della premiazione, sollecitato dal direttore tecnico del torneo Ettore Bondi, ha dichiarato: «Sono felice per questa vittoria e mi piace sempre venire qui a Cuneo, dove ci sono amici, come Remo Merlo [il coordinatore tecnico dell’associazione organizzatrice P.A.S.S.O. (Promozione Attività Sportiva Senza Ostacoli), N.d.R.] che organizzano in maniera perfetta questa manifestazione e che ringrazio, insieme a tutti i volontari».
Troppo forte, dunque, Legner, per l’azzurro Mazzei, alla sua seconda finale consecutiva che, pur contando su un ottimo servizio, non è riuscito a far breccia nel vero e proprio muro eretto dall’avversario, abilissimo a non concedere i punti dei break. La partita è stata entusiasmante, con scambi spettacolari che hanno strappato applausi al folto pubblico cuneese.
«Conosco da molti anni Legner – ha dichiarato Mazzei, che quest’anno prenderà parte a Londra alla sua quarta Paralimpiade – e sapevo che sarebbe stato difficilissimo. Lui difende benissimo, ho tentato di variare il gioco, ma nei momenti cruciali del match non c’è stato nulla da fare».
Nel tabellone femminile, poi, seconda affermazione anche per la sarda Marianna Lauro, che quest’anno ha avuto vita facile contro altre quattro connazionali, vincendo tutti gli incontri. Nella classifica a punti ha preceduto Stefania Galletti.
E ancora, nel “second draw” [“seconda fascia”, N.d.R.] del singolare maschile, vittoria di Ivan Lion sull’altro italiano Luca Paiardi, sconfitto in due set (6-4, 6-2), mentre nel torneo di consolazione (gli eliminati al primo turno) si è imposto l’unico francese presente a Cuneo, Laurent Giammartini, che ha ripreso a giocare dopo anni di inattività e che proprio da qui conta di riportare in alto il suo curriculum che alcuni anni fa lo aveva visto fra i primissimi giocatori al mondo.
Fra le rivelazioni del torneo, infine, il giovanissimo britannico Alfie Hewitt (15 anni), già numero 100 del ranking mondiale, che ha dimostrato di avere ottime qualità, e in particolare un “rovescio al fulmicotone”, lottando alla pari con giocatori esperti. Siamo certi che – se continuerà a prepararsi come ha fatto finora – saprà scalare la graduatoria e si sentirà ancora parlare di lui nel circuito dei tennisti con disabilità.
Alla premiazione hanno partecipato anche il sindaco di Cuneo Alberto Valmaggia e l’assessore comunale allo sport Valter Fantino. Erano presenti inoltre il presidente regionale della Federazione Italiana Tennis (FIT) Aldo Barbareschi, la presidente dell’INAIL di Cuneo Marilena Tosatti e il presidente del Panathlon Cuneo Sebastiano Dutto.
Realizzato da P.A.S.S.O., con il contributo del Fondo Speciale per il Volontariato in Piemonte – Centro di Servizio Società Solidale della Provincia (nell’ambito del bando di Coprogettazione), il progetto di questo torneo continua a riscontrare un successo sorprendente, dovuto in primo luogo all’entusiasmo di tante persone che ogni anno si adoperano per vincere la sfida. «Siamo entrati nel sedicesimo anno di vita della nostra associazione – ha ricordato a tal proposito il presidente del sodalizio cuneese Mario Rosso – e abbiamo già organizzato ben tredici tornei. Si tratta di un risultato eccezionale, merito dei tanti volontari che ci aiutano ogni anno». Parole che hanno preceduto la premiazione, accompagnate dalla consegna di un riconoscimento speciale a un parente del volontario Franco Lovera, che per molti anni – con la sua disponibilità e dedizione – è risultato un vero e proprio “pilastro” di questa manifestazione.
Soddisfatto anche l’assessore Fantino, che ha dichiarato: «In molti hanno parlato di torneo ridimensionato per la crisi economica. Io sostengo al contrario che si tratta di una grande vittoria per la P.A.S.S.O. Infatti, in un momento nel quale anche a Cuneo molte manifestazioni sportive non si sono potute disputare, il fatto di essere riusciti ad organizzare un torneo così importante, seppur con meno giocatori, ma sempre di ottimo livello, ha un significato speciale e per questo credo che sarà importante proseguire negli anni futuri su questa strada».
Parole che non possono che gratificare i dirigenti dell’associazione organizzatrice, e soprattutto le numerose persone con disabilità che, attraverso lo sport, trovano il modo per riscattare periodi difficili della loro vita. (Aldo Baudino)