Perché considero Franco Bomprezzi un Maestro e ne avverto la mancanza

«Mi sono chiesta – scrive Simona Lancioni, parlando di Franco Bomprezzi, che fu per anni direttore responsabile del nostro giornale – il motivo per cui io, ma non solo io, considero Franco come un Maestro. Cosa ha fatto, e fa tuttora, la differenza rispetto ad altri? Credo sia perché in una società che ci spinge alla competizione, e dunque a creare relazioni basate sul potere anche attraverso l’uso del linguaggio, e in generale del sapere, Franco ha sempre utilizzato il linguaggio e il sapere come un codice di parità»

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“Sinergie”, occasione di crescita per i giovani e per il Terzo Settore

Valorizzare studi e ricerche sul Terzo Settore, con particolare attenzione ai profili sociologici, economici e giuridici, coinvolgendo giovani laureati e dottori di ricerca nella sperimentazione di chiavi di lettura innovative di questo comparto socio-economico del Paese: è l’obiettivo di “Sinergie”, bando di concorso promosso dal Forum Nazionale del Terzo Settore, che premia appunto la miglior tesi di laurea magistrale e la miglior tesi di dottorato di ricerca su temi inerenti il Terzo Settore e alla cui terza edizione si potrà partecipare dal 1° gennaio al 29 febbraio 2024

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C’è ancora una sorta di “inabilità sociale” verso la condizione di disabilità

«Vi è ancora una sorta di “inabilità sociale” verso la condizione di disabilità: più di un italiano su 3, infatti (uno su 2 se si parla di disabilità psichica o cognitiva), ha dichiarato di non sapere come reagire e comportarsi di fronte a una persona con disabilità. Le emozioni, quindi, rappresentano ancora una barriera, piuttosto che una risorsa che alimenti attenzione e empatia»: lo dicono da Sanofi, a proposito dalla recente indagine “Gli italiani e la disabilità: vissuti, percezioni e propensione all’inclusione”, commissionata a SWG e condotta su un campione di mille italiani e italiane

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Quando svaniscono tutti i dualismi tra “noi” e “loro”

«Pensando al Natale – scrive Angelo Fasani -, quale potrebbe essere l’immagine più appropriata se non quella che la vita di Gesù Nazareno esprime? Egli ha mostrato infatti al mondo quale grandezza può raggiungere l’umanità nascosta in tutti noi. Di fronte a questo fatto, tutti i dualismi “noi-loro”, compreso quello tra persone con e senza disabilità, evidenziato nel libro “A Sua immagine? Figli di Dio con disabilità” e nei dibattiti che ne sono seguiti, svaniscono alla luce del potenziale di umanità che gli esseri umani possono esprimere al di là di ogni genere di differenze»

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Un bel racconto sull’arte corale, nel segno di Telethon

Sono ore di vigilia per la quarta edizione del “Roma TorSapienza Street Choir Festival”, progetto dell’Organizzazione di Volontariato TS Idee, realizzato in collaborazione con Chorus Inside Federazione Cori Lazio e riconosciuto quale “Evento Telethon Città di Roma 2023”. Tra le varie esibizioni previste, vi sarà anche quella della BIO Blind Inclusive Orchestra, che accoglie musicisti ciechi e ipovedenti

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Che cosa vuol dire “tutti”?

«Ritengo essenziale – scrive tra l’altro Marta Ester Quaglierini – che ciascuno sia messo “nella condizione di…”, attraverso il pieno rispetto dei suoi bisogni; e che si operi affinché quel “a ciascuno secondo i suoi bisogni” non si traduca comunque in isolamento e mortificazione. E credo che per cambiare il mondo si debba imparare a tenere ben distinto l’“Essere” dal “Dover Essere”»

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Il Registro Nazionale Unico del Terzo Settore è diventato “aperto”

«Il RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) diventa “aperto” e i dati degli oltre 119.000 Enti iscritti saranno d’ora in poi accessibili previa una semplice autenticazione al portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali»: lo ha annunciato agli organi d’informazione Maria Teresa Bellucci, viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, ritenendolo, ha aggiunto «un importante passo avanti nel cammino attuativo della Riforma del Terzo Settore

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Donne con disabilità e violenza: diventi una Linea Guida quell’ottimo rapporto

Il recente rapporto “Il Punto – Il pregiudizio e la violenza contro le donne” contiene un capitolo sulla violenza nei confronti delle donne con disabilità, elaborato in modo particolarmente apprezzabile, per il linguaggio usato, per come sono stati raccolti i dati, per l’indicazione di diversi strumenti utili a riconoscere le forme peculiari di violenza basate sulla disabilità e per altre ragioni ancora. Per questo ci si augura che venga considerato come una valida Linea Guida per le altre Istituzioni, per gli istituti di ricerca statistica e per i diversi soggetti della Rete Antiviolenza

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Il “ballo” dei numeri della disabilità: Verba e scripta (…et numeri) volant

«Ma a chi giova e a cosa – scrive Andrea Pancaldi – “pompare” o “sgonfiare” i numeri delle persone con disabilità in Italia e quelli dei volontari? Alcuni esempi di dati apparsi recentemente, infatti, costringeranno anche a cambiare i proverbi, ossia non più “Verba volant, scripta manent” (“Le parole volano, gli scritti restano”), ma “Scripta volant, verba volant…”. E c’è anche un dato curioso che vede sparire dalla ribalta mediatica i cosiddetti “falsi invalidi” che da una trentina d’anni balzavano alle cronache come “untori” ad ogni scricchiolio del bilancio statale…»

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