Un sorriso per Claudia Bottigelli, un abbraccio per Marina Cometto

Pochi giorni fa è scomparsa Claudia Bottigelli, donna con disabilità gravissima, come ha reso noto la madre, Marina Cometto, che le ha prestato assistenza per tutta la vita. Altre mamme caregiver ne parlano e si stringono attorno a lei. «A Marina Cometto – scrive Simona Lancioni – mi unisce l’esperienza del lavoro di cura e ora anche quella della perdita, una comunanza che dovrebbe rendere più semplice trovare le parole. Ma non è così. Cerco rifugio nei gesti. Rivolgo un sorriso alla figlia e un abbraccio alla madre. Siamo avvolti in un mistero col quale dobbiamo imparare a convivere»

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Oddone di Savoia, l’eredità umana e culturale di un principe con disabilità

I prìncipi dei secoli scorsi sono nei libri di storia per il ruolo politico che hanno ricoperto, quelli di oggi riempiono le pagine di cronaca e gossip. Ma qui si parla di un principe che non si colloca in nessuna di queste categorie, un aristocratico quasi del tutto dimenticato, che ebbe una vita brevissima, tra problemi di salute e una grave forma di disabilità, ciò che non gli impedì di fare emergere una vivace intelligenza e un’intraprendenza particolarmente apprezzata negli ambienti culturali, così come fu molto amato dal popolo per la forza d’animo, il carattere amabile e la generosità

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La vulnerabilità dei caregiver familiari (e si parla della “ricca” Lombardia)

«L’inflazione – scrive Giulia Polito -, galoppa veloce e produce vittime, presentando prospettive inquietanti che incideranno ancora a lungo e non più solo sulle fasce più deboli sotto diversi aspetti. Tra questi, anche la cura delle persone con disabilità all’interno delle famiglie. Come emerge infatti da un recente rapporto dell’Osservatorio OVaR, riguardante per altro la “ricca” Lombardia, quando una famiglia già sotto pressione ha anche un carico di assistenza verso persone malate, anziane o in difficoltà, rischia di non farcela davvero»

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Jolijn Santegoeds: le proprie dure esperienze personali al servizio dei diritti

Sono troppe e tutte molto gravi, per il movimento delle persone con disabilità, le perdite di questi mesi, la più recente delle quali è quella dell’olandese Jolijn Santegoeds, consigliera del Forum Europeo sulla Disabilità, rappresentante della Rete Europea degli (ex)Utenti e Sopravvissuti alla Psichiatria e co-presidente della Rete Mondiale degli Utenti e Sopravvissuti di Psichiatria. Donna con disabilità, Santegoeds aveva vissuto direttamente abusi quali l’isolamento e il trattamento forzato, mettendo le proprie esperienze di vita al servizio di un instancabile attivismo per i diritti

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All’inizio era il buio. Conversazioni di un cieco con la Bibbia

Scomparso nel 2015, John Martin Hull, docente di Teologia e Scienze Religiose a Birmingham in Gran Bretagna, perse la vista nel 1983, a causa di una patologia degenerativa della retina. Numerose sono state le sue pubblicazioni, nel campo dell’educazione religiosa, della teologia pratica e della disabilità. Recentemente è stata proposta una nuova uscita della sua opera “All’inizio era il buio. Conversazioni di un cieco con la Bibbia”, curata e tradotta da Anna Maria Farabbi, che il 3 maggio la presenterà ad Ancona, nel corso di un incontro promosso dal Museo Tattile Statale Omero di Ancona

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“Pensiero Imprudente”: la mia amica Barbie

Oggi è Barbie, la bambola più fashion e più chiacchierata degli ultimi sessant’anni, a parlare in prima persona e a farsi «portatrice di un risveglio delle coscienze», nella rubrica “Pensiero Imprudente” di Claudio Imprudente, dopo il lancio, da parte della Mattel, della “Barbie con la sindrome di Down”, con la consulenza della National Down Syndrome Society e anche con il contributo di Ellie, Éléonore ed Enya, oltreché con un ringraziamento particolare ad Alba e Luca

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L’interdipendenza tra le persone, il caregiving e la restituzione

«Il mito dell’“uomo che si è fatto da solo” – scrive Simona Lancioni – può essere inteso nel senso che tutti gli esseri umani sono chiamati a lavorare su di sé per conoscersi e migliorarsi, attività che concorre a plasmarci e a fare di noi ciò che siamo. Ma spesso, purtroppo, questo mito continua ad essere utilizzato per occultare l’interdipendenza che ci caratterizza come esseri umani e dunque per tenere in piedi una delle finzioni più deleterie per le nostre società, quella di bastare a noi stessi. Queste riflessioni prendono spunto dall’esperienza di caregiving che ho avuto»

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Pillole formative per il Terzo Settore

Sviluppare un confronto con alcuni esperti sui principali argomenti di rilievo per il Terzo Settore, dalla gestione al monitoraggio e alla valutazione dei vari progetti, al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), a nozioni di “Economics”, affrontando casistiche specifiche in momenti di confronto dedicati: è l’obiettivo delle “Pillole formative per il Terzo Settore”, ciclo di incontri a partecipazione gratuita che ha preso il via a fine aprile, proposto dalla Federazione FISH insieme a EY – Ernst Young e a B. Braun, sia in presenza, a Milano, che da remoto

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Prioritario il contrasto a disuguaglianze e povertà

«Vi è l’assoluta necessità di dirigere il Paese verso un modello di sviluppo che consideri prioritario il contrasto a disuguaglianze e povertà, che sia sostenibile dal punto di vista economico e ambientale, che dia valore alle relazioni sociali, unico vero argine contro la solitudine, soprattutto dei più giovani. Ed è indispensabile investire importanti risorse pubbliche, perché il tessuto socio-economico italiano non può migliorare a costo zero»: lo dichiara Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum del Terzo Settore, commentando il Rapporto BES 2022 (Benessere Equo e Sostenibile) dell’ISTAT

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Gianni Minasso excipit

Ride bene chi ride ultimo

«Se qualche tempo fa sono riuscito a deformare alcuni incipit di libri famosi, incastrandovi a forza tipiche questioni disabili, figuratevi se non ci provavo anche con gli explicit, le parole con cui i libri stessi terminano»: e così, dopo “Chi ben comincia”, questa volta si chiama “Ride bene chi ride ultimo” la nuova incursione di Minasso nella sua rubrica “A 32 denti (Sorridere è lecito, approvare è cortesia)”, fatta di pungente ironia, di grottesco e talora della comicità più o meno involontaria che, come ogni altra faccenda umana, può riguardare anche il mondo della disabilità

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