Inclusione scolastica: tutto da rifare?

«Non ci sono gli insegnanti di sostegno – scrive Ivana Consolo -, non ci sono gli educatori, mancano gli assistenti ad personam e addirittura ci sono scuole sia pubbliche che paritarie che non hanno mai organizzato un GLO (Gruppo di Lavoro Operativo per l’Inclusione), e non hanno la più pallida idea di essere obbligate a redigere il PEI (Piano Educativo Individualizzato). Se dunque si vuole veramente dare un senso all’obbligo scolastico e garantire in modo degno il diritto allo studio agli alunni e alle alunne con disabilità, occorre ripensare l’intero sistema di istruzione di questo Paese»

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Chiarimenti dal Ministero sui Piani Educativi Individualizzati

Il Ministero dell’Istruzione ha emanato una Circolare molto attesa che fornisce le indicazioni alle scuole su quali modelli debbano utilizzare i GLO (Gruppi di Lavoro Operativi per l’Inclusione), per la formulazione dei PEI (Piani Educativi Individualizzati) riguardanti gli alunni e le alunne con disabilità, entro il 31 ottobre prossimo. Ad essa l’Osservatorio AIPD sull’Inclusione Scolastica (Associazione Italiana Persone Down), in collaborazione con il Centro Studi Giuridici HandyLex, dedica un ampio approfondimento di cui suggeriamo senz’altro un’attenta consultazione

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Le disuguaglianze multiple a scuola

«Abilismo e intersezionalità. Disuguaglianze multiple a scuola»: questo il titolo dell’importante evento online organizzato dalla Libera Università di Bolzano per il 21 e 22 ottobre prossimi, incontro che sarà dedicato al tema delle disuguaglianze a scuola, affrontando, in ottica intersezionale, l’intreccio tra abilismo e altri fenomeni discriminatori, quali il classismo, il sessismo e il razzismo. I destinatori sono gli/le insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, ma anche ricercatori e ricercatrici, genitori e studenti

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Caro bollette? Tagliamo l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione!

C’è il caro-bollette e quindi tagliamo l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione agli alunni con disabilità: lo ha comunicato la Città Metropolitana di Cagliari alle famiglie degli studenti e delle studentesse con disabilità delle scuole superiori di secondo grado. «Una comunicazione incredibile – commenta Francesca Palmas della Federazione Italiana ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi) – che non tiene conto per nulla del fatto che quello all’istruzione è un diritto soggettivo di ogni alunno con disabilità e non può essere sottoposto a contenimento della spesa pubblica»

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Com’è iniziato l’anno scolastico per gli alunni e le alunne con disabilità?

«La scuola è cominciata da poco più di un mese e già abbiamo ricevuto segnalazioni ripetute da ogni parte del Paese su lacune, violazioni, disagi che hanno impedito agli alunni e alle alunne con disabilità di iniziare l’anno al pari dei compagni»: lo dicono dalla Federazione FISH, che a tal proposito ha promosso un breve e anonimo questionario nel web, utile a disporre di una panoramica più precisa della situazione, in vista delle doverose rivendicazioni da avanzare nei confronti del Ministero competente, per far sì che i diritti siano concretamente esigibili

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Il nuovo PEI della scuola italiana

“Il nuovo PEI della scuola italiana”, ovvero “Orientamenti, riflessioni e risposte alle domande delle scuole e delle famiglie per l’applicazione dei nuovi modelli di PEI (Piani Educativi Individualizzati) previsti dalla normativa sull’inclusione”: sono il titolo e i temi dell’incontro formativo online proposto per il 10 ottobre dalle Federazioni FISH e FAND, in collaborazione con Formazione ANICIA, rivolgendosi a dirigenti scolastici, insegnanti di ogni ordine e grado, genitori, ma aperto a tutti coloro che siano interessati agli argomenti trattati

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Una scuola più inclusiva per bambini e bambine con autismo

Facilitare l’interazione e l’inclusione sociale a scuola di bimbi e bimbe con autismo, attraverso la formazione e il coinvolgimento degli insegnanti non specializzati degli istituti primari, ovvero una scuola più inclusiva per bambini e bambine con disturbo dello spettro autistico: è l’obiettivo di “AutLab”, progetto nato da un’idea di Roberta Salvaderi, mamma di una bambina con autismo, e realizzato dal Gruppo La Fabbrica, con la consulenza della Fondazione Renato Piatti. Dal 6 ottobre sarà disponibile il relativo corso online gratuito, presentato nello stesso giorno durante un webinar

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L’inclusività e l’accessibilità degli spazi educativi in una scuola che cambia

Alimentare una riflessione sul significato e sulle implicazioni dell’accessibilità e dell’inclusività in una scuola in evoluzione, indagando le relazioni tra lo spazio costruito e l’impostazione pedagogica, le caratteristiche del patrimonio edilizio esistente, ma anche le nuove esigenze emerse in seguito all’emergenza legata alla pandemia: saranno gli obiettivi dell’interessante e importante convegno “Progettare la scuola che cambia – Inclusività e accessibilità degli spazi educativi”, in programma per il 7 ottobre a Pasian di Prato (Udine), ma al quale si potrà anche partecipare online

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Assistenza igienica agli alunni con disabilità: la “tipicità” siciliana

«L’illegittima disapplicazione delle leggi nazionali in tema di progetti comunali sulle barriere – scrive Salvatore Nocera -, sottolineata in “Superando.it” da Salvatore Di Giglia e Marilina Munna, non avviene solo in Sicilia, ma anche in tantissimi altri Comuni italiani e in essi anche in servizi pubblici essenziali, quali le scuole. In Sicilia, però, c’è un’altra incredibile mancata applicazione delle leggi nazionali, a proposito dell’assistenza di base e igienica agli alunni con disabilità, il tutto tra finanza allegra, violazione della normativa inclusiva e soddisfazione di chi la viola!»

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Il riconoscimento delle differenze nella scuola non c’è nei programmi elettorali

«Il tema del riconoscimento delle differenze e di un approccio educativo attento alle diversità è praticamente assente dai programmi elettorali delle principali forze politiche. E invece facilitare inclusione, equità e pari opportunità è esplicitamente previsto dall’“Obiettivo 4” (“Istruzione di qualità”) dell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, nonché dalle varie indicazioni nazionali e dagli atti di indirizzo del Ministero dell’Istruzione»: lo sottolineano dal Centro Studi Erickson, all’interno di un’ampia analisi sui temi riguardanti la scuola nei vari programmi elettorali

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