Istruzione, Scuola & Formazione
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«Tenuto conto che la frequenza delle scuole non è possibile per la pandemia - scrive Giovanni Maffullo - di fatto, a fronte della voragine creatasi, come insegnante specializzato non posso fare altro che cercare di costruire un ponte con l’alunno disabile, consapevole che si tratta, pur sempre, di un surrogato. Al di là e oltre la pandemia, però, se si vuole veramente e in termini socio-politici un concreto rilancio della qualità del servizio scolastico, occorre investire denari sia nella formazione…
«La didattica a distanza - scrive Antonio Giuseppe Malafarina - ha i suoi limiti, funziona a singhiozzo. Il lavoro degli insegnanti diventa molto impegnativo e tanti bambini e ragazzi con disabilità si trovano sempre più sperduti nel loro isolamento informatico. Questo periodo ci serva da laboratorio verso una vera didattica a distanza. Ma una didattica che, a partire da subito, deve essere affiancata da soggetti in grado di fornire umanità concreta a domicilio. La tecnologia da sola oggi per molti…
La recente lettera della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, inviata alle scuole italiane e dedicata all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità in tempo di coronavirus, ha creato e sta tuttora creando un ampio dibattito tra le Associazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie. «È una lettera “bella” - scrive Salvatore Nocera -, ma adesso è necessario che, con atti normativi, divenga anche “ buona”, cioè idonea a realizzare concretamente le richieste delle Associazioni, per la migliore crescita educativa di…
«L’avvio della didattica a distanza - scrive Donatella Morra -, con i bisogni insoddisfatti soprattutto degli studenti con disabilità più gravi, ha messo ancor più in evidenza l’importanza del ruolo ricoperto dagli assistenti all’autonomia e alla comunicazione e la necessità del riconoscimento dei loro diritti oltre che dell’elencazione dei loro doveri»
Il presente contributo di Ida Palange, madre di una giovane con sindrome di Down, si inserisce all'interno del dibattito da noi avviato sul tema della valutazione degli alunni con e senza disabilità. «Le famiglie - scrive tra l'altro Palange - chiedono che non si decidano percorsi differenziati sulla base di pregiudizi, ma che si attuino percorsi personalizzati che portino ogni alunno a raggiungere il successo formativo sulla base delle proprie reali potenzialità, applicando tutti gli strumenti e gli ausili necessari…
È un pronunciamento attualissimo, quell’Ordinanza prodotta dal Tribunale Civile di Roma, secondo la quale anche in periodo di didattica a distanza il docente per il sostegno e i docenti curricolari debbono continuare a seguire gli alunni con disabilità per tutte le ore di insegnamento previste normalmente. Si tratta infatti della fissazione di un principio certamente utile alle famiglie, per far valere il diritto allo studio dei propri figli anche in questo periodo di grave emergenza
«Con la didattica a distanza - scrivono dall’ANGSA Campania (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) - i ragazzi le ragazze con autismo non solo hanno avuto difficoltà ad utilizzare gli strumenti, molto spesso improvvisati, di tale sistema, ma hanno scontato, e tuttora scontano, anche la mancata ripresa delle terapie sanitarie. Per questo abbiamo voluto lanciare una petizione nel web, che mira a chiedere la necessaria e dovuta attenzione al tema del diritto all’istruzione di tutti»
«Se dunque riforma delle norme sulla valutazione degli studenti con disabilità dev’esserci - scrive Anna Rita Casolini di Sersale, inserendosi a propria volta nel dibattito da noi avviato su questo tema - riforma ci sia e questa è la mia “proposta indecente, basata sull’esperienza personale di chi ha dovuto combattere per otto anni, sin dalle medie, per far sì che il proprio figlio con disabilità cognitiva potesse coronare il sogno di un “diploma vero”»
Replicando a quanto scritto sulle nostre pagine da Salvatore Nocera, nel contributo intitolato “Riflessioni sulla valutazione degli alunni con e senza disabilità”, interviene Alfonso Amoroso, avvocato e genitore di una persona con disabilità, arricchendo ulteriormente il dibattito da noi avviato sul tema della valutazione degli alunni con e senza disabilità. Risponde ancora lo stesso Salvatore Nocera