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«Ci appelliamo alle Istituzioni e alla società civile affinché collaborino con le persone sorde nel superare gli stereotipi sulla sordità e garantire l’esigibilità dei diritti a partire da quello di “sentire e parlare” delle stesse persone sorde»: lo scrivono i rappresentanti di numerose Associazioni impegnate sul fronte della disabilità uditiva, in un messaggio-appello inviato come lettera aperta anche a una serie di rappresentanti istituzionali Al giorno d’oggi sono oramai sempre di più le persone sorde che “sentono e parlano”, seppur con varie difficoltà (o nessuna), ma con la consapevolezza dell’efficacia dei percorsi che partono dalla prevenzione e cura fino alla…
«A proposito del “Dopo di Noi” delle persone con disabilità – scrive Guido Trinchieri – il sistema di welfare dovrebbe ragionare su un diverso coinvolgimento delle famiglie, dei territori e delle comunità, ad esempio puntando sulle “Fondazioni di Comunità” (o “di Partecipazione”), già attive in diverse aree del territorio nazionale, possibile soluzione particolarmente versatile, capace di coinvolgere la persona con disabilità e/o la sua famiglia, unitamente agli altri soggetti pubblici e privati» Chi scrive ha convintamente dato il proprio contributo alla Legge 112/16 [nota anche come “Legge sul Dopo di Noi”, N.d.R.] con incontri, convegni, articoli e audizioni sia alla…
«In Italia, quando si parla di autismo, si parla quasi sempre di bambini. La rappresentazione comune è quella di un minore seguito da terapisti, genitori, insegnanti di sostegno. Ma quegli stessi bambini, con il tempo, crescono. E diventano adulti con autismo, troppo spesso dimenticati dalle istituzioni, dai media e dalla società. Chi scrive è una di quelle persone: donna, adulta, nello spettro autistico e rifugiata ucraina in Italia dal 2022»: riceviamo e ben volentieri pubblichiamo da Tetiana Bilokonska In Italia, quando si parla di autismo, si parla quasi sempre di bambini. La rappresentazione comune è quella di un minore seguito…
«Parto dal recente fatto di cronaca dello studente che si è rifiutato di sostenere l’orale alla maturità – scrive tra l’altro l’insegnante specializzato Giovanni Maffullo – per metterlo in contrapposizione con quanto succede nelle nostre scuole e come si tenda a compensare malamente la necessità della responsabilità soggettiva, da parte degli adulti, di offrire modelli di presa di distanza dalla deriva in essere strisciante e dilagante» Chiedo a Lettori e Lettrici di avere pazienza nel leggere questo mio lungo contributo, ma non potrò fare a meno di dilungarmi e cercare di mettere insieme talune esperienze. Partirò da un recente fatto…
«La trasformazione, le alleanze, i rischi, il coraggio e il tempo: sono i cinque punti in cui articoliamo questo nostro contributo a un dibattito sulla disabilità oggi, che coinvolge i contesti istituzionali, sociali, economici e culturali in cui viviamo e operiamo, in una fase che richiede di svolgere insieme continue “prove tecniche di trasformazione”»: lo scrivono scrivono Roberto Speziale e Marco Faini, prendendo spunto da un contributo di riflessione di Giovanni Merlo da noi pubblicato nei giorni scorsi L’intervento di Giovanni Merlo, direttore della LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone fcon Disabilità, componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per i…
«Vorrei – scrive Marina Cometto – che gli screening oncologici per chi ha una disabilità gravissima o complessa fossero previsti in almeno un ospedale di ogni Comune. Non “per piacere”, ma come diritto, perché le persone con disabilità non sono esonerate dalla vita ad ammalarsi di patologie oncologiche e scoprirle per tempo farebbe la differenza». Rivolgendosi quindi alle famiglie, chiede aiuto per raccogliere testimonianze, che confluiscano magari in un libro dal possibile titolo “Screening ed esami per tutti, diritti non concessioni” Forse potrei portare qualche beneficio a questa nostra società, impegnandomi ancora una volta in un’impresa forse impossibile per alcuni,…