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«Nessuno – scrive Stefania Stellino -, se non chi la vive, può anche solo immaginare la vita con una disabilità complessa come l’autismo. Pensiamo con due autismi, di cui uno estremamente complicato, un autismo profondo. E se un giorno, il più lontano possibile, quella persona finirà in un gruppo appartamento o, chissà, in una struttura, rileggete queste righe e forse comprenderete, ma mettendo da parte articoli e commi, e leggendo con il cuore» Mi sono un po’ stancata di chi pensa di avere la verità in tasca e parla per slogan o in punta di normative, in contesti non sempre…
Dopo la replica di Giuseppe D’Angelo dell’UTIM (Unione per la Tutela delle Persone con Disabilità Intellettiva), a un suo precedente contributo (“Quali fondamenti giuridici avrebbe l’istituzionalizzazione?”), Simona Lancioni torna sull’argomento, ribadendo come «l’istituzionalizzazione – anche in assenza di episodi di abusi e violenze contro le persone con disabilità – sia una pratica discriminatoria e illegittima, perché in contrasto con le disposizioni della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità» Gentilissimo Giuseppe D’Angelo, la ringrazio molto per il suo cortese riscontro (si veda: A proposito di vita indipendente e della necessità di sostegni del 26 giugno scorso), sebbene nello stesso…
«In una fase storica in cui il movimento sportivo si interroga su come essere più giusto, più rappresentativo, più aperto – scrive Vincenzo Falabella -, la mancata elezione di Luca Pancalli alla Presidenza del CONI è forse un’occasione persa, ma potrebbe diventare il punto di partenza per un cambiamento più profondo. Perché una cosa è certa: finché non considereremo normale che una persona con disabilità possa guidare l’intero sistema sportivo – e non solo il segmento paralimpico – vorrà dire che quello stesso sistema è ancora incompleto» Mentre Luciano Buonfiglio è divenuto il nuovo Presidente del CONI (Comitato Olimpico Nazionale…
Giuseppe D’Angelo dell’UTIM (Unione per la Tutela delle Persone con Disabilità Intellettiva) risponde al contributo di Simona Lancioni, da noi pubblicato con il titolo “Quali fondamenti giuridici avrebbe l’istituzionalizzazione?”, scrivendo tra l’altro: «Condividiamo certamente l’obiettivo di garantire la massima autonomia possibile, ma occorre tenere presente anche le esigenze di chi non può autodeterminarsi, combinando “vita indipendente” e bisogni di protezione in forma ragionevole e proporzionata ai bisogni di ciascuno» In riferimento al contributo di riflessione di Simona Lancioni da noi pubblicato con il titolo Quali fondamenti giuridici avrebbe l’istituzionalizzazione?, riceviamo e ben volentieri pubblichiamo la seguente replica dell’UTIM (Unione per…
«La Convenzione ONU sui Diritti delle Persoine con Disabilità – scrive Simona Lancioni – non parla di strutture per persone con disabilità grandi o piccole, né di strutture con personale più formato e maggiori controlli, essa dispone invece di riconoscere “il diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone”. A chi pertanto ritiene che l’istituzionalizzazione sia una pratica da mantenere in vita, chiedo quali ne sarebbero i fondamenti etici e giuridici» Sto seguendo con molta attenzione gli interventi che Superando sta pubblicando sulla terribile vicenda di violenza ai…
«Episodi di violenza nei confronti delle persone con disabilità – scrivono dall’UTIM – come quelli emersi di recente in Piemonte, non sono eccezioni, ma purtroppo il risultato di un sistema che necessita di un intervento urgente, radicale e coordinato a livello nazionale di tipo strutturale e organizzativo, oltreché culturale. Sono violenze che trovano terreno fertile soprattutto in un modello ormai superato: quello delle strutture residenziali di grandi dimensioni, di tipo segregante» Esprimiamo profonda indignazione per i gravissimi episodi di maltrattamento, violenza fisica e psicologica perpetrati in una comunità della Val Pellice, a Luserna San Giovanni (Torino), ai danni di persone…