Caro Pietro Pellillo, il tuo intervento pubblicato da Superando.it, che prendeva spunto da quello scritto in precedenza da Giovanni Marino, presidente dell’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), non tiene conto di quanto dichiarato in chiusura da quest’ultimo.
Marino, infatti, dopo avere denunciato la scarsa collaborazione delle istituzioni anche quando (com’è il suo caso) i genitori si attivano e pagano di tasca loro per costruire un “dopo di noi”, così conclude: «No, non può essere certo questa la risposta che le Istituzioni devono fornire davanti ad iniziative del genere che dovrebbero anzi incoraggiare. Altrimenti i colpevoli di questo e di altri omicidi sono anche loro!».
Ovviamente il colpevole di questo omicidio è ANCHE il padre, il cui gesto irragionevole è stato commesso in un momento di esasperazione, come egli stesso ha dichiarato.
Noi intendiamo però denunciare il fatto che il padre non ha agito da solo: le istituzioni pubbliche devono essere considerate corresponsabili dell’omicidio, perché non hanno offerto al figlio con autismo un progetto educativo fin da bambino né una comunità alloggio all’adulto.
Quale consiglio si può dare a chi si trova in una situazione simile? Andate con vostro figlio in Comune o in Regione e lasciatelo lì! Si accorgeranno che cosa significa la disabilità autistica e obbligherete a provvedere chi ne ha la responsabilità.
«L’handicap è un problema sociale, non privato», ricorda la testata del «Notiziario ANFFAS» dell’Emilia Romagna: è troppo comodo che le istituzioni scarichino sulle famiglie responsabilità insopportabili.
*Direttore della rivista «Il Bollettino dell’ANGSA», periodico
dell’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici).
Articoli Correlati
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Il Disegno di Legge Zan e la disabilità: opinioni a confronto Riceviamo un testo dal sito «Progetto Autismo», a firma di Monica Boccardi e Paolo Cilia, che si riferisce, con toni critici, a un contributo da noi pubblicato, contenente due opinioni…
- Violenza sulle donne con disabilità e comunicazione distorta Per una donna con disabilità non sempre è così facile chiedere aiuto in caso di violenze. Se si parla poi di disabilità intellettiva, una comunicazione distorta potrebbe significare non rilevare…