Secondo quanto riferito dall’Agenzia Adnkronos Salute, dovrebbe arrivare entro il 31 ottobre il decreto sui nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), tramite un accordo tra Stato e Regioni, come ha annunciato il sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio, nel corso della conferenza stampa sull’attuazione del programma di Governo in Sanità nei primi tre mesi.
Della questione il nostro sito ha avuto spesso occasione di occuparsi, nei giorni scorsi, riportando le prese di posizione preoccupate sia della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) che del Forum Permanente del Terzo Settore e di altre associazioni come l’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica), i quali, dopo il ritiro del decreto prodotto dal precedente Governo, avevano sostanzialmente evidenziato il timore che il nuovo provvedimento potesse perderne di vista lo spirito e le prestazioni in esso contenute (si leggano, in questo stesso sito, i testi disponibili cliccando rispettivamente qui e qui).
In tal senso il sottosegretario Fazio ha voluto precisare che nei nuovi LEA «sarà garantita la copertura per la vaccinazione contro il papillomavirus, la diagnosi e la terapia delle malattie rare, le protesi per i disabili, con particolare riferimento ai comunicatori per i pazienti con sclerosi laterale amiotrofica».
«Nessuno ha mai pensato di non garantire tali categorie», sono le parole di Fazio, che ha voluto anche ribadire come il ritiro del decreto del Governo Prodi sui LEA sia stato «un atto dovuto per motivi tecnici» o in altre parole, come ha dichiarato il ministro Maurizio Sacconi, per il fatto che mancava la copertura finanziaria «agli 800 milioni di spesa che quei LEA avrebbero richiesto».
Affermazioni, queste, che vengono contestate dall’ex ministro della Salute Livia Turco la quale si chiede come possa il Governo «annunciare di aver ritirato il precedente decreto sui Livelli Essenziali di Assistenza perché privo di copertura finanziaria e poi dire di riproporre i medesimi LEA due giorni dopo l’approvazione della Manovra che contiene un taglio di 7 miliardi di euro al Fondo Sanitario Nazionale per i prossimi tre anni». «I casi – secondo Turco – sono due: o aumentano le risorse o si tagliano i LEA. Per questo i conti non tornano».
Da parte nostra, a questo punto, non possiamo far altro che attendere fatti concreti e valutare se innanzitutto verrà rispettato l’annunciato termine del 31 ottobre per l’intesa tra Stato e Regioni che dovrà produrre il nuovo provvedimento. (S.B.)
Articoli Correlati
- Dopo di noi da creare “durante noi“* L'organizzazione del futuro di una persona con disabilità: quali sono le tutele giuridiche esistenti? In quali ambienti si potrà svolgere la vita di quella persona? E con quali fondi? Un…
- Progetto di Vita: anatomia di un Decreto Il recente Decreto Legislativo 62/24, applicativo della Legge Delega 227/21 in materia di disabilità, è stato giudicato da più parti come una vera e propria riforma radicale sul concetto stesso…
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…