E l’ANFFAS torna in piazza

di Roberto Speziale*
Lo farà il 28 marzo, con le sue numerose sedi territoriali, per sensibilizzare e informare i cittadini sui temi legati alle disabilità intellettive e/o relazionali, compito quanto mai necessario nel quadro della deriva sociale e culturale che la nostra società sta vivendo, ben testimoniata anche da una serie di recenti episodi di intolleranza, violenza e bullismo

La locandina di «ANFFAS in Piazza 2010»Tornerà domenica 28 marzo l’appuntamento nelle principali piazze italiane con ANFFAS in Piazza – III Giornata Nazionale della Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, la manifestazione nazionale organizzata dall’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), grande associazione di famiglie che opera ormai da più di cinquant’anni sull’intero territorio nazionale, impegnata in particolare per la tutela dei diritti umani e civili delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale e dei loro genitori e familiari, affinché sia loro garantito l’accesso e la piena partecipazione, in situazioni di pari opportunità, a tutti gli ambiti della vita (scuola, lavoro, momenti culturali e sociali, sport ecc.), soprattutto al fine del raggiungimento della migliore qualità di vita possibile.

Le ultime vicende riportate dalla cronaca – che narrano di episodi di intolleranza, violenza e bullismo, non ultima la creazione di un gruppo sul social network Facebook, denominato Giochiamo al tiro al bersaglio con i bambini down – ci invitano a una seria riflessione in merito alla deriva sociale e culturale che la nostra società sta vivendo e nella quale regnano, ormai, sovrani ignoranza, intolleranza e paura dell’altro, senza alcun rispetto per le sue diversità.
Se consideriamo quanto ormai universalmente affermato dai più evoluti paradigmi scientifici, culturali e normativi in materia, che sanciscono come la disabilità sia una situazione di salute in un contesto sfavorevole – comprendiamo quanto sia fondamentale il ruolo dell’ambiente (che può essere ambiente fisico, ma anche culturale, economico e sociale), nel generare inclusione sociale oppure esclusione, discriminazione e marginalità.

In questo quadro, acquista un significato ancor più importante la scelta dell’ANFFAS di proseguire con l’iniziativa ANFFAS in Piazza, proprio per dare impulso all’evoluzione delle comunità, per fare in modo che queste siano realmente accessibili e fruibili, in tutti i loro aspetti, da ognuno dei propri membri.
Le strutture associative dell’ANFFAS (più di 240 in tutta Italia) scenderanno quindi per il terzo anno in piazza, per sensibilizzare e informare i cittadini sui temi legati alla disabilità intellettiva e/o relazionale che – specie se grave e gravissima – è spesso poco conosciuta o, peggio, ignorata, distribuendo materiale informativo sulle attività dell’associazione, ma anche e soprattutto materiale formativo destinato alle persone con disabilità, ai loro genitori e familiari, ma anche ad operatori del settore, istituzioni e altri interlocutori ancora.
Un’iniziativa – quella del 28 marzo – che sarà anche un’ottima occasione per far conoscere alla comunità le molteplici iniziative, azioni e servizi che l’associazione svolge sul territorio.

*Presidente nazionale dell’ANFFAS.

Per avere l’elenco completo delle piazze in cui l’ANFFAS sarà presente e i contatti delle strutture locali aderenti alla manifestazione, si invita a consultare il sito www.anffas.net. Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa ANFFAS (Roberta Speziale), tel. 06 3611524, int. 15, roberta.s@anffas.net.

Su alcune delle questioni di cui si parla nel presente testo, suggeriamo anche la lettura, nel nostro sito, dei seguenti testi:
– L’unico modo per combattere l’ignoranza e il pregiudizio (Franco Bomprezzi), disponibile cliccando qui.
– Due indizi non fanno una prova, ma ci siamo vicini (Franco Bomprezzi), disponibile cliccando qui.
– La nuova ferocia del «dagli al debole» (Cesare Fiumi), disponibile cliccando qui.
– I consensi del nonsenso (Simona Lancioni), disponibile cliccando qui.
– Camerieri Down? Solo per una sera è poco (Francesca Visentin), disponibile cliccando qui.

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