Attenzione a non smantellare il welfare

di Anna Petrone*
"Stretta sull'invalidità", riduzioni dei trasferimenti alle Regioni per le politiche sociali, reintroduzione di alcuni ticket sanitari: se sarà questa la realtà disegnata dalla manovra finanziaria correttiva che verrà presentata in questi giorni, non sono certo allegre le prospettive per le persone con disabilità e per le loro famiglie

Disegno con forbice che taglia una busta che ha all'interno del denaroSono giorni di grande preoccupazione per le persone con grave disabilità e per le loro famiglie. Domani [oggi, N.d.R.] è prevista infatti la presentazione della manovra correttiva di finanza pubblica e, tra questi, i provvedimenti mirati a contrastare il fenomeno dei cosiddetti “falsi invalidi”.
In realtà l’intenzione del ministro Tremonti è quella di tagliare i servizi alle persone disabili, scaricando i costi della crisi sui più deboli e sulle famiglie. Il Governo, infatti, sembra voler introdurre restrizioni nelle condizioni per la concessione delle indennità di accompagnamento, che verrebbe collegata a un non meglio definito limite reddituale. In tal modo accadrà che le famiglie più ricche potranno garantire un’assistenza dignitosa, mentre quelle più povere saranno abbandonate al proprio destino.

Vorrei ricordare che l’indennità di accompagnamento è una provvidenza assistenziale introdotta nel 1980 a favore degli invalidi civili totali che non sono in grado di deambulare autonomamente o senza l’aiuto di un accompagnatore o non sono in grado di svolgere autonomamente gli atti quotidiani della vita. Fra le condizioni di esclusione c’è quella di essere ricoverati in istituto a carico dello Stato o degli Enti Locali. E per questo, finora, non era previsto alcun limite reddituale poiché veniva considerata un’indennità per servizi assistenziali che lo Stato non eroga.
Ora Tremonti e il Governo toglierebbero anche uno dei pochi diritti certi ed essenziali di moltissime persone con gravissima disabilità, senza per altro nemmeno consultare queste ultime e coinvolgerle nel confronto con le parti sociali.
Se infine a ciò si aggiungono le possibili riduzioni dei trasferimenti alle Regioni per le politiche sociali e la reintroduzione di alcuni ticket sanitari, si comprende bene quanto possa essere dannosa tale manovra economica e come si stia di fatto smantellando un pezzo rilevante del welfare.

*Consigliere della Regione Campania. Donna con disabilità.

Sui temi qui affrontati, suggeriamo anche la lettura – in «Corriere della Sera.it» – di Invalidi falsi e dati veri (di Carlo Giacobini; raggiungibile cliccando qui). E anche, nel nostro sito, di: Ci risiamo: ancora i «falsi invalidi», mentre quelli veri sono in ginocchio… (di Franco Bomprezzi; disponibile cliccando qui), La FISH contro il paventato taglio delle indennità di accompagnamento, disponibile cliccando quiLadri di dignità (di Luisella Bosisio Fazzi), disponibile cliccando quiIndennità: il problema non è la spesa che cresce, ma la pochezza dell’intervento (di Cristiano Gori), disponibile cliccando qui, Toccare l’indennità avrebbe un impatto devastante, disponibile cliccando quiIl trucco dei falsi invalidi (Ufficio Stampa FISH), disponibile cliccando quiLa FISH chiede un confronto al Ministro Tremonti (Ufficio Stampa FISH), disponibile cliccando qui e Cosa nasconde quel «polverone»? (Bruno Tescari), disponibile cliccando qui.
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