Avevamo riferito, una decina di giorni fa (se ne legga cliccando qui), dell’incontro tra Gabriella d’Acquisto, presidente dell’ANFFAS Sicilia (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) e Vincenzo Vinciullo, vicepresidente della Prima Commissione Affari Istituzionali dell’Assemblea Regionale Siciliana, iniziativa voluta dalla stessa ANFFAS, per evidenziare le difficoltà, in Sicilia, connesse all’applicazione dell’articolo 14 della Legge 328/00 (Legge Quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali), che prevede il diritto di ogni persona con disabilità – e di chi la rappresenta – di chiedere al Comune di scrivere il proprio progetto personalizzato di vita, d’intesa con l’ASL e con i diversi soggetti sociali e istituzionali che devono agire per realizzare la piena integrazione sociale.
In tale occasione era stato soprattutto evidenziato l’aspetto fondamentale della difformità di trattamento delle persone con disabilità nel territorio regionale e la conseguente mancata attuazione dei servizi spettanti di diritto alle persone con disabilità stesse.
Il deputato della Regione Siciliana aveva dunque deciso di sottoscrivere un Ordine del Giorno, da proporre alla successiva seduta d’aula, al fine di promuovere l’adozione di tali direttive all’interno di tutti i Comuni e delle Aziende Sanitarie Provinciali della Regione.
Ebbene, come ci segnala ancora l’ANFFAS Sicilia, quell’Ordine del Giorno è stato ora approvato dall’Assemblea Regionale Siciliana, assumendo il n. 563 (se ne legga il testo integrale cliccando qui).
«Con questa iniziativa – spiega Vincenzo Vinciullo – il Governo Regionale è stato impegnato ad emanare una circolare esplicativa e vincolante per dare definitiva applicazione, in Sicilia, all’articolo 14 ed evitare, di conseguenza, abusi e disparità di trattamento. Si tratta di un provvedimento che equiparerà tutti i soggetti con disabilità siciliani a quelli del resto del Paese, consentendo loro di avere gli stessi diritti di coloro che abitano oltre lo Stretto».
Purtroppo, vien da commentare a nostra volta, non è certo un gran momento per i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, sia al di qua che al di là dello Stretto, ma naturalmente vale comunque la pena di accogliere con soddisfazione il provvedimento dell’Assemblea Regionale Siciliana, così come avevano già fatto all’inizio di giugno sia la componente nazionale che quella regionale dell’ANFFAS, «auspicando che quell’incontro sia stato solo l’inizio di un dialogo virtuoso con le Istituzioni e che da questo possano nascere effetti positivi per tutte le persone con disabilità e le loro famiglie». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: info@anffasicilia.net.
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