Avevamo annotato con soddisfazione, nell’estate scorsa, l’approvazione della Legge 112/11, con la quale finalmente, dopo anni di attesa, anche il nostro Paese aveva istituito il Garante Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, figura prevista innanzitutto dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC Convention on the Rights of the Child).
Ebbene, il 30 novembre è avvenuta la nomina di chi dovrà ricoprire tale carica, vale a dire Vincenzo Spadafora, attuale presidente dell’Unicef. «Tale nomina – dichiara Arianna Saulini, coordinatrice del Gruppo di Lavoro CRC* (Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza) – rappresenta un passo davvero importante per la promozione e la realizzazione dei diritti di tutti i bambini e ragazzi che vivono in Italia».
Rispetto al Gruppo di Lavoro CRC, va ricordato come esso abbia costantemente seguito l’iter legislativo della questione, ribadendo in varie sedi – non ultima quella di Ginevra, presso le Nazioni Unite, in occasione della presentazione del proprio Secondo Rapporto Supplementare alla Convenzione (se ne legga cliccando qui e qui) – l’importanza e l’urgenza dell’istituzione del Garante Nazionale e la necessità, così come sottolineato dal Comitato ONU per l’Infanzia e l’Adolescenza, che questa figura fosse indipendente e autonoma.
«Il Gruppo di Lavoro CRC – prosegue Saulini – auspica dunque che con la nomina del Garante, i diritti e le questioni riguardanti tutti bambini e gli adolescenti che vivono nel nostro Paese senza discriminazioni ricoprano finalmente un ruolo centrale nell’agenda politica e che la loro voce venga presa in seria considerazione in tutti i contesti che li riguardano direttamente».
Il nuovo Garante dovrà lavorare in sinergia con i Garanti regionali per «garantire una protezione uniforme ed efficace della promozione dei diritti dell’infanzia in tutte le Regioni», assicurando idonee forme di collaborazione.
In considerazione infatti della mutata struttura dello Stato, dopo la modifica del Titolo V della Costituzione, diventa sempre più rilevante ed essenziale il ruolo delle Regioni nell’attuazione della Convenzione e della promozione e tutela dei diritti dei bambini, rendendo appunto determinante la collaborazione tra Garante Nazionale e quelli regionali. «L’approvazione della Legge istitutiva e la nomina dei Garanti in tutte le Regioni diventano pertanto – sottolinea Saulini – sempre più urgenti».
«Esprimiamo dunque i migliori auguri di buon lavoro a Vincenzo Spadafora – conclude la coordinatrice del Gruppo di Lavoro CRC – ricordando che egli, così come avviene ed è avvenuto con i Garanti Regionali, potrà contare sul supporto del nostro Gruppo di Lavoro, la più grande rete associativa in Italia impegnata da anni nella promozione e nella tutela dei diritti dei bambini. Auspichiamo inoltre di poterlo incontrare a breve e di avviare una stretta collaborazione affinché si possa iniziare a lavorare concretamente con e per l’infanzia in Italia». (S.B.)
La Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza è stata approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989 a New York ed è entrata in vigore il 2 settembre 1990. L’Italia l’ha ratificata il 27 maggio 1991 con la Legge 176/91. Ad oggi essa è stata ratificata da 192 nazioni, cioè praticamente da tutti Paesi, tranne che dagli Stati Uniti e dalla Somalia, ed è lo strumento internazionale più ratificato al mondo.
Per verificare che i princìpi sanciti dall’importante documento siano effettivamente rispettati, le Nazioni Unite chiedono ad ogni Stato di redigere e presentare ogni cinque anni un rapporto. Inoltre, per dare voce anche al punto di vista della società civile, le Organizzazioni Non Governative e del Terzo Settore hanno la possibilità di elaborarne uno supplementare.
Per questa ragione nel 2000 è nato in Italia il Gruppo di Lavoro per la CRC che l’anno successivo ha redatto un rapporto sulla condizione dell’infanzia in Italia, supplementare a quello che il Governo Italiano aveva precedentemente presentato alle Nazioni Unite.
In seguito il Gruppo di Lavoro ha deciso di proseguire nella sua opera di monitoraggio, redigendo annualmente un rapporto di aggiornamento che verifica lo stato di applicazione della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza nel nostro Paese.
Anche nel maggio del 2008 il Gruppo di Lavoro ha predisposto un rapporto supplementare – pubblicato alla fine del 2009 – a quello che il Governo Italiano è tenuto a presentare al Comitato ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (disponibile cliccando qui).
Nel giugno di quest’anno, infine, il Gruppo di Lavoro per la CRC ha partecipato alla pre-sessione del Comitato ONU in cui è stata esaminata la situazione dell’Italia (se ne legga ampiamente nel nostro sito cliccando qui).
Sono oggi ben 89 le associazioni e organizzazioni non profit a far parte del Gruppo di Lavoro per la CRC e che hanno sottoscritto il Rapporto del 2008. A coordinarle è Save the Children Italia e tra esse vi sono anche il CND (Consiglio Nazionale sulla Disabilità) e l’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale).
Il Gruppo di Lavoro per la CRC dispone oggi anche di uno specifico sito internet, che è www.gruppocrc.net.
Il testo integrale del Secondo Rapporto Supplementare alle Nazioni Unite, intitolato I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia è disponibile cliccando qui.
Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa Save the Children Italia, tel. 06 48070071, press@savethechildren.it.
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