
«Esprimiamo la nostra piena soddisfazione per l’elezione di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica». Lo dichiara Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, aggiungendo che «il neopresidente – uomo del Sud, ministro in cinque Governi, attualmente Giudice della Corte Costituzionale – è una figura rigorosa e imparziale, di alto profilo istituzionale, chiamata oggi a interpretare un ruolo delicato per il nostro Paese: siamo convinti e fiduciosi che egli saprà incarnare al meglio i valori di correttezza, dirittura morale, competenza, coraggio e senso di responsabilità, di cui ha dato diverse prove nella sua vita e carriera e di cui il nostro Paese, in questo momento storico, sente più che mai il bisogno e la necessità».
«Nel fare dunque i nostri migliori auguri al neopresidente della Repubblica – conclude Barbieri – siamo certi che vorrà porre al centro del suo mandato la giusta attenzione per le tematiche sociali e per i valori in esse racchiusi, la solidarietà, la lotta alla mafia e la legalità. Dal canto suo, il Terzo Settore italiano saluta nel presidente Mattarella un nuovo altissimo punto di riferimento e un interlocutore istituzionale di provata serietà e sensibilità».
«Vivo compiacimento dei ciechi e degli ipovedenti italiani» arriva anche da Mario Barbuto, presidente nazionale dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), che porge al nuovo presidente della Repubblica «un augurio sincero e fervido per un settennato ricco di successi e di risultati sul cammino delle riforme sociali, della riorganizzazione istituzionale e del rilancio dell’Italia in tutti i campi della vita civile».
«La coerenza, la fermezza e l’equilibrio che la persona di Sergio Mattarella assicura alle istituzioni repubblicane – continua Barbuto – sono ragioni di speranza per quanti, come noi, invocano l’avvento di una società più giusta e più sensibile, nella quale possa finalmente diventare regola assoluta il rispetto dei diritti umani e sociali anche delle persone meno fortunate e meno tutelate. Dal mondo della disabilità, quindi, oltre alle felicitazioni e agli auguri, giunga anche al neopresidente l’impegno a collaborare per costruire insieme una società fondata sulla solidarietà e attenta alle aspettative legittime dei più deboli: il lavoro, l’istruzione, l’inclusione sociale a tutti i livelli, il rispetto della persona». (S.B.)
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