Già oggi le persone con disabilità possono richiedere il Progetto di vita al proprio Comune

di LEDHA*
Come nella scorsa settimana, continuiamo a dare spazio ad una serie di opinioni riguardanti il rinvio di un anno dell’applicazione su tutto il territorio nazionale del Decreto Legislativo 62/24, attuativo della Legge Delega 227/21 in materia di disabilità. Pubblichiamo qui di seguito il commento della Federazione lombarda LEDHA, che valuta la questione, guardando anche alla propria prospettiva regionale

Persona in carrozzina fotografata di spalle con un braccio in su e uno in giùA seguito della conversione in legge del Decreto Milleproproghe, verrà prolungata la sperimentazione di quanto previsto dal Decreto Legislativo 62/24, sia rispetto alla Valutazione di base, sia all’implementazione del Progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato. Di conseguenza l’effettiva entrata in vigore, su tutto il territorio nazionale, slitterà di almeno un anno, passando dal 2026 al 2027. In compenso aumenta il numero di territori coinvolti nella fase sperimentale che passano da 9 a 20.
Le ragioni di questa scelta affondano sicuramente nella complessità di gestione della riforma, avviata dall’approvazione della Legge Delega 227/21 in materia di disabilità, nel dicembre del 2021.

Si tratta di una notizia che sta destando una comprensibile preoccupazione sia all’interno sia all’esterno della rete delle associazioni impegnate per la tutela dei diritti delle persone con disabilità. Il timore è quello di vedere ulteriormente allontanarsi quel radicale cambio di orientamento delle politiche sociali per le persone con disabilità atteso e promesso: il passaggio da un modello basato sull’offerta di servizi e prestazioni a quello che pone i Progetti di vita delle persone con disabilità come elemento regolatore dell’intero sistema.
«E dunque – ha dichiarato a tal proposito il presidente della nostra Federazione [LEDHA-Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, N.d.R.] Alessandro Manfredi -, è importante in questo momento ricordare che già oggi è possibile per tutte le persone con disabilità presentare la richiesta di Progetto di vita presso il proprio Comune, il quale deve avviare tutto quanto necessario per la redazione e l’implementazione di esso. Questo fatto è ancora più evidente in Lombardia, grazie all’entrata in vigore della Legge Regionale 25/22 per il riconoscimento della vita indipendente e per l’inclusione sociale di tutte le persone con disabilità».
La Legge Regionale della Lombardia 25/22, infatti, indica già, e senza bisogno di delibere di attuazione, quali siano le caratteristiche del Progetto di vita (articolo 5), la funzione fondamentale della Valutazione multidimensionale (articolo 6) e del Budget di progetto (articolo 7), stabilendo con chiarezza che questo percorso debba realizzarsi entro 90 giorni dalla presentazione della richiesta.
In questi giorni, poi, stanno avviando le loro attività i Centri per la Vita Indipendente, sempre previsti dalla Legge Regionale 25/22, che hanno lo scopo di supportare la persona con disabilità nell’elaborazione e nella redazione del proprio Progetto di vita e di relazionarsi con tutte le Istituzioni e realtà coinvolte, affinché svolgano, nel migliore dei modi, la propria funzione a servizio della persona e dei suoi progetti e a sostegno del sui diritto di scegliere dove e con chi vivere e, in generale, come vivere.

Il processo di riforma del nostro sistema di welfare sociale per le persone con disabilità, già di per sé delicato e complesso, non può e non deve rallentare e tutti devono sentirsi ancora più coinvolti perché l’inclusione si fa solo insieme.

*La LEDHA è la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie).

Al medesimo tema trattato nel presente contributo di riflessione abbiamo dedicato finora sulle nostre pagine i testi:
°Disabilità e riforma: servono certezze sui tempi, sulla sperimentazione e sulle risorse
°
Il rinvio dell’applicazione di quel Decreto Legislativo: ci sono domande che  meritano risposte di Ciro Tarantino
°Le voci dei diritti di Giampiero Griffo
°Il rinvio di quel Decreto, tra preoccupazioni e opportunità di Vincenzo Falabella
°Tra le pieghe giuridiche riguardanti il rinvio di quel Decreto di Salvatore Nocera
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