«Frequentemente – scrive Giuseppe Giardina, presidente dell’ANFFAS Sicilia (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), in una lettera inviata al Presidente della Regione, all’Assessore agli Enti Locali e a tutti i Commissari delle nove Province – il servizio di trasporto delle persone con disabilità da e verso gli istituti scolastici è considerato marginale rispetto al diritto allo studio e all’ inclusione scolastica, e in quanto tale, derogabile alle esigenze burocratiche o di bilancio degli Enti, non rilevando che dalla mancata erogazione del servizio trasporto scolastico, si consuma proprio una contrazione del diritto allo studio e all’inclusione scolastica».
L’iniziativa del Presidente dell’ANFFAS Sicilia – riguardante non solo il problema del trasporto, ma anche quello degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione, preceduto qualche settimana fa da un appello della Sezione di Modica della medesima Associazione, ripreso anche dal nostro giornale, e rivolto nella fattispecie al Commissario Straordinario della Provincia di Ragusa – prende spunto dalle «numerose richieste di informazione e supporto, giunte in questi giorni da parte di altrettante famiglie di studenti con disabilità degli Istituti Superiori di Secondo Grado, in vista dell’imminente avvio del nuovo anno scolastico».
In tal senso, Giardina ricorda che «l’Ente Locale competente ad erogare il servizio di trasporto scolastico da e verso un Istituto Superiore di Secondo Grado, per gli studenti con disabilità, è la Provincia, e considerata l’attuale mancanza di certezze circa la regolare erogazione dei servizi stessi», chiede un incontro urgente ai destinatari del messaggio, «per trovare soluzioni partecipate a questo imminente problema».
«È nostro auspicio – conclude il Presidente dell’ANFFAS Sicilia, che rappresenta nell’Isola quattordici Associazioni locali – che alle famiglie non vengano interposti futili ostacoli burocratici, a impedimento del regolare avvio sia del servizio di trasporto scolastico, sia di quello relativo agli assistenti all’autonomia e alla comunicazione e che non si costringano i genitori a impiegare le proprie risorse finanziarie e a subire forti disagi, per impedire la contrazione del diritto allo studio e all’inclusione scolastica dei propri figli». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@anffasicilia.net.
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