7 luglio 2010: in una Piazza Montecitorio rovente dal caldo e nonostante ciò gremita, secondo i numeri della Questura, da oltre 1.500 disabili [in realtà si parla di almeno 4.000 persone presenti, N.d.R.], in gran parte sordi, si è consumata una vittoria di portata storica.
Dopo settimane di intenso lavoro, di incontri, confronti, campagne di sensibilizzazione, documenti tecnici e comunicati stampa congiunti, la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili) e la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), sinceramente unite in questa battaglia contro la manovra anticrisi del ministro Tremonti, hanno portato a casa i due principali obiettivi della manifestazione: l’abolizione per tutti dell’aumento all’85% della soglia per avere l’assegno mensile di invalidità e la rinuncia a qualsiasi intervento restrittivo sulle indennità di accompagnamento.
Ora è il momento di godersi questa bella vittoria e di assaporare anche la piacevole sensazione del clima di coesione tra “fratelli di sventura” che c’era in piazza a Roma, ma da domani bisognerà rimboccarsi le maniche per fare i conti con le possibili conseguenze dei tagli agli Enti Locali contenuti nella Manovra e per ricucire un rapporto con un Governo che – sebbene alla fine abbia fatto un deciso dietro front sulle misure nei confronti dei disabili – deve riconquistare la fiducia di una fetta di popolazione che difficilmente potrà dimenticare “l’offesa subita”.
E mi riferisco alla campagna sui “falsi invalidi”, alle dichiarazioni di Tremonti nella conferenza stampa di presentazione della Manovra («Questo è un Paese che ha 2 milioni e 7 di invalidi. 2.7 milioni di invalidi pone la questione se un Paese così può essere ancora competitivo» [se ne legga ampiamente nel nostro sito cliccando qui, N.d.R.]) e più in generale al fatto che questo Governo ha dato l’impressione di considerare i diritti dei disabili come un qualcosa di “negoziabile” se occorre fare cassa.
Di positivo resta la sensazione che con questa ritrovata unità tra le due principali Federazioni, il domani per le persone disabili possa essere migliore. Oggi, infatti, si è vista una prova di forza senza precedenti e – a dispetto del passato – le differenze tra la FAND e la FISH non solo erano in secondo piano, ma non si percepivano affatto.
I sordi dell’ENS – tra i più numerosi (e rumorosi) in Piazza – hanno dato una grande dimostrazione di maturità e solidarietà, rendendomi veramente fiera di essere a capo di questo meraviglioso popolo silenzioso.
*Presidente nazionale ENS (Ente Nazionale Sordi).