Per quanto riguarda specificamente Nuoro, parliamo di “evoluzione” della protesta, dal momento che dopo una lettera aperta indirizzata a tutte le Istituzioni e dopo una raccolta di firme dei cittadini e delle associazioni, nel corso della pubblica assemblea del 26 novembre scorso (ne abbiamo riferito con il testo disponibile cliccando qui), è nato anche il Comitato Promotore del costituendo Movimento per la Vita Indipendente Nuorese, che ora invita tutti i soggetti coinvolti a vario titolo – compresi i rappresentanti dei Comuni, i Sindacati e le Forze Sociali – a una nuova assemblea prevista per venerdì 10 dicembre (Sala Conferenze del Centro Polifunzionale di Via Brigata Sassari, ore 17).
«Durante l’incontro – spiega per conto del Comitato Anna Maria Mura – si cercherà di elaborare nuove forme di protesta, per far conoscere ampiamente tutte le difficoltà che si prospettano a causa dei tagli effettuati dalla Giunta all’interno di ogni singola situazione personale e familiare».
In attesa però di questo nuovo, importante passaggio, ci sono anche singoli cittadini che stanno facendo sentire la propria voce. È il caso, ad esempio, di Manuela Annicchiarico, che in occasione del 3 Dicembre, Giornata Internazionale delle Persona con Disabilità, ha deciso di protestare in proprio contro i tagli regionali alla Legge 162, operati con i nuovi criteri di attribuzione dei punteggi su ogni singolo Piano Personalizzato, recandosi con la propria figlia in stato di grave disabilità, di fronte alla sede di Nuoro della Regione Autonoma Sardegna, chiamando a raccolta fotografi, televisioni e giornali, per attirare l’attenzione di chi di dovere sulle negative conseguenze che tali novità determineranno sulle vite di tante persone e famiglie con disabilità e sulle loro oramai pregiudicate storie di Vita Indipendente.
«Con la grande dignità dei loro volti e un semplice, ma eloquente cartello – sottolinea Anna Maria Mura – madre e figlia hanno voluto sensibilizzare tutti su tematiche e problematiche relative ad ogni singolo Piano Personalizzato, evidenziando efficamente che dietro ai tagli vi sono persone in carne e ossa, preoccupate per il proprio livello di qualità della vita».
«Questa madre intraprendente – conclude Mura – ha voluto anche suggerire che tale forma di protesta può essere emulata, inviando ad esempio analoghe foto di beneficiari della 162 oltre che in Regione (all’assessore Antonello Liori), anche ai mass media e per un’ulteriore diffusione sul noto social network Facebook».
Un gesto, quindi, significativo ed esemplare, da parte di una persona che per altro agisce in parallelo anche come esponente del costituendo Movimento Nuorese per la Vita Indipendente. (S.B.)
Alla protesta in atto in Sardegna da alcune settimane, il nostro sito ha dedicato infine già i seguenti testi:
– Quanto impegno per salvare i Progetti Personalizzati in Sardegna! (cliccare qui)
– Chiediamo subito di essere convocati dalla Regione Sardegna (cliccare qui)
– Quella per i progetti personalizzati è «una battaglia di tutta l’Isola» (cliccare qui)
– Dopo la prima vittoria, continua la mobilitazione in Sardegna (Comitato dei Familiari per l’attuazione della Legge 162/98 in Sardegna) (cliccare qui)
– Sardegna e progetti personalizzati: non è solo un problema di tagli (Alfio Desogus) (cliccare qui)
– Primi passi avanti in Sardegna (cliccare qui)
– Tutta la Sardegna in difesa di quei progetti personalizzati (cliccare qui)
– Cresce la protesta in Sardegna, ma anche la consapevolezza (Rita Polo) (cliccare qui)
– Sardegna: la mobilitazione continua (cliccare qui)
– Ma non si dovrebbe favorire la permanenza del disabile in famiglia? (FISH Sardegna) (cliccare qui)
– Non si può fare cassa sulla pelle delle persone con disabilità! (cliccare qui)
– Sardegna: non tagli, ma progetti personalizzati di maggiore qualità (Alfio Desogus) (cliccare qui)
– Sardegna: non è accettabile quel taglio di 25 milioni per i progetti personalizzati (cliccare qui)