È stato notevole anche l’apporto dell’ANFFAS – l’Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, aderente alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – alla grande mobilitazione del 23 giugno, indetta dal Forum del Terzo Settore e dalla Campagna “I diritti alzano la voce”, per protestare contro i tagli alle politiche sociali e per la riforma del welfare. E lo è stato sia a livello nazionale – nella manifestazione di Piazza Montecitorio a Roma (della quale si legga nel nostro sito cliccando qui e qui) – sia a livello locale. Infatti, molte strutture regionali e locali dell’ANFFAS hanno manifestato con centinaia di persone, anche con disabilità, riscontrando un grande successo, dal Veneto all’Emilia Romagna, fino alla Sicilia.
A Venezia, ad esempio, ove più di mille persone hanno protestato davanti alla sede della Regione, una delegazione dell’ANFFAS è stata ricevuta dall’assessore regionale ai Servizi Sociali Remo Sernagiotto, ottenendo ottimi risultati: dopo avere discusso della situazione, si è arrivati infatti all’istituzione di un tavolo di lavoro permanente sulla questione. Vari altri presìdi, poi, si sono tenuti in altre città della Regione.
Positivi anche i riscontri in Emilia Romagna, con un incontro a Bologna tra l’assessore regionale alle Politiche Sociali Teresa Marzocchi e i rappresentati del Forum Regionale del Terzo Settore e delle associazioni appartenenti a “I diritti alzano la voce”, durante il quale l’assessore ha dichiarato apertamente l’adesione della Regione alla mobilitazione.
E ancora, in Sicilia l’ANFFAS ha manifestato presso l’Orto Botanico di Palermo, insieme al Forum del Terzo Settore, con duecento persone impegnate e una conferenza stampa organizzata per l’occasione.
In Lombardia, infine, continuano le iniziative intrapresa nelle scorse settimane, che già avevano portato al ripristino dei fondi regionali destinati al sociale (se ne legga nel nostro sito cliccando qui).
«Questa grande adesione – commenta il presidente nazionale dell’ANFFAS Roberto Speziale – che abbiamo avuto sia a Roma che a livello regionale, è un segno più che positivo ed è un grande risultato che dimostra una presa di coscienza e una forte volontà da parte delle persone con disabilità e delle loro famiglie, nel voler lottare per vedere rispettati i propri diritti».
«Invece siamo molto delusi – prosegue Speziale – dalla mancata risposta del Governo e delle Istituzioni, che non hanno dato alcun segnale di apertura o quanto meno di dialogo su temi importanti. Stando così le cose, continuerà lo stato di crisi nazionale sulle politiche per le persone con disabilità e le loro famiglie che l’ANFFAS ha proclamato nel maggio scorso, dopo la propria Assemblea Nazionale [se ne legga nel nostro sito cliccando qui, N.d.R.], in linea con le ulteriori iniziative del Forum del Terzo Settore e della FISH, ma anche con proprie autonome iniziative».
«In tal senso – conclude il presidente dell’ANFFAS – auspichiamo di ricevere il sostegno e la solidarietà, oltre che da tutte le formazioni sociali e sindacali, anche da parte di Regioni, Province e Comuni – prime vittime dei tagli effettuati dal Governo – da parte dei mass-media, purtroppo non tutti attenti alle nostre tematiche, e soprattutto dei singoli Cittadini, nella consapevolezza che questo è prima di tutto un problema culturale». (S.B.)
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