Quei familiari che si raccontano

Sta infatti proprio in questo il senso più profondo dello spettacolo teatrale "Ti racconto la mia storia: le famiglie testimoniano la loro esperienza", che la compagnia teatrale dell'associazione bolognese Gli Amici di Luca porterà in scena il 15 marzo a Bologna e il 17 a Ravenna: dare cioè la possibilità a quei familiari che hanno vissuto o stanno vivendo le problematiche del coma e degli stati vegetativi di esprimersi direttamente e di "fare comunità", in un continuo desiderio di "normalizzazione nelle differenze"

La compagnia teatrale degli Amici di LucaGiovedì 15 marzo al Teatro Dehon di Bologna (ore 21), nell’ambito della rassegna Diverse abilità in scena e sabato 17 marzo al teatro Rasi di Ravenna (ore 21), in un’iniziativa promossa dall’Associazione Scienza & Vita, andrà in scena lo spettacolo Ti racconto la mia storia: le famiglie testimoniano la loro esperienza, diretto da Stefano Masotti.
Si tratta di una rappresentazione della quale ci siamo già ampiamente occupati negli anni scorsi (se ne legga ad esempio cliccando qui), promossa dal Gruppo Teatrale dell’associazione bolognese Gli Amici di Luca, composto da persone che hanno attraversato il coma, insieme ad attori e volontari.

«Ti racconto la mia storia – spiega Fulvio De Nigris degli Amici di Luca, ideatore della serata – è un evento di recitazione e letture, al quale sono chiamati ad intervenire familiari che hanno vissuto o stanno vivendo le problematiche del coma e degli stati vegetativi, che hanno perso qualcuno mentre ancora speravano, o che stanno ancora accompagnando qualcuno e aspettando un risveglio. La voce di alcuni attori della compagnia, dunque, ad esempio quella di Luigi, che sulla sua esperienza ha scritto il libro La gioia di ri-vivere [Alberto Perdisa, 2006. Se ne legga nel nostro sito cliccando qui, N.d.R.], oppure quella di Marco e Paolo, si uniranno agli scritti sulla storia di Luca – dalla quale è partita la nascita della Casa dei Risvegli Luca De Nigris – alle teatralizzazioni della nostra compagnia diretta da Stefano Masotti, con il coordinamento pedagogico di Antonella Vigilante e a quella di quanti vorranno aderire e farsi interpreti del loro messaggio di problematiche e di speranza».

Duplice, durante la rappresentazione, è il contributo della Compagnia degli Amici di Luca: da una parte alcuni momenti narrativi in cui, attraverso un linguaggio poetico, si raccontano piccoli frammenti di storie, attraverso gesti, oggetti, suoni, immagini; dall’altra parte la creazione di un contenitore poetico, teatrale, all’interno del quale scorrono le varie testimonianze di chi ha incontrato sul proprio cammino la malattia di un proprio caro. Racconti, questi ultimi, che vengono interpretati – come detto – direttamente da familiari, amici o, in alcuni casi, da “attori” che prestano la propria voce per socializzare esperienze di vita tanto dense di emotività.
«In questi anni – conclude De Nigris – attraverso il nostro numero verde Comaiuto (800998067), siamo stati osservatori di molte situazioni difficili ed emozionanti. E ancora, attraverso il nostro trimestrale “Gli Amici di Luca Magazine”, ospitiamo testimonianze assolutamente indispensabili allo scambio e al processo di auto-aiuto tra famiglie. Dare ora loro la possibilità di potersi esprimere direttamente, vuol dire andare anche incontro a quel desiderio di “parlare con loro”, di fare comunità, di dare valore all’esperienza, in quel continuo desiderio di normalizzazione nelle differenze». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: tel. 051 6494570, amicidiluca@tin.it.
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