Come già segnalato nei giorni scorsi, in una nota con cui rendevamo conto anche del severo giudizio di Pietro V. Barbieri, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), il Senato ha approvato il 21 dicembre, in via definitiva, la Manovra Finanziaria per il 2008.
Forniamo qui alcune indicazioni iniziali, anticipando una serie di elementi di una nostra successiva analisi che comprenderà anche la presentazione delle disposizioni contenute nel Collegato Fiscale alla Finanziaria, e nel cosiddetto “Protocollo del Welfare”, disposizioni approvate negli stessi giorni.
Da dire subito che nel testo della Finanziaria le novità per le persone con disabilità sono estremamente limitate e di scarsa portata innovativa.
Fondo per le Non Autosufficienze
La Legge Finanziaria per il 2007 (296/2006) aveva istituito il Fondo per le Non Autosufficienze, per supportare a livello locale l’assistenza a persone con grave dipendenza assistenziale. La Legge Finanziaria per il 2008 ha incrementato di 100 milioni di euro la dotazione per quest’anno che sale quindi a 300 milioni. Per il 2009 il Fondo sarà perciò di 400 milioni di euro.
Si tratta di una cifra considerata da molti analisti largamente insufficiente a coprire le necessità assistenziali delle persone con grave disabilità.
Fondo per la Mobilità dei Disabili
È stato istituito presso il Ministero dei Trasporti un nuovo “Fondo per la Mobilità dei Disabili” che lungi da quanto farebbe supporre il nome, è destinato a finanziare «interventi specifici destinati alla realizzazione di un parco ferroviario per il trasporto in Italia e all’estero dei disabili assistiti dalle associazioni di volontariato operanti sul territorio italiano».
Come è facile intuire, dunque, non si tratta di interventi per la piena accessibilità al trasporto pubblico in condizioni di pari opportunità, ma piuttosto di interventi per carrozze ferroviarie (alcune già esistenti) usate prevalentemente per i pellegrinaggi gestiti da alcune associazioni.
Il Fondo è finanziato con 5 milioni di euro nel 2008 e altri 3 per ciascuno degli anni 2009 e 2010, ma vi possono confluire donazioni e sponsorizzazioni di privati o aziende.
Cinque per mille
È stato confermato lo strumento del cinque per mille IRPEF, pur limitando la spesa massima a 380 milioni di euro.
Come si ricorderà, ogni contribuente può destinare il cinque per mille delle imposte dovute allo Stato ad associazioni ONLUS e di volontariato. Nel testo approvato sono presenti anche misure che dovrebbero rendere più rapida ed efficace la definitiva erogazione del cinque per mille alle associazioni.
Congedi e adozioni
La Legge Finanziaria interviene poi sul Testo Unico sulla Maternità e Paternità (Decreto Legislativo 151/2001), rivedendo in modo più favorevole le disposizioni a favore dei genitori adottivi e affidatari.
Con le nuove regole si potrà infatti fruire del congedo di maternità (cinque mesi) dal momento dell’ingresso del minore nel nucleo. Nel caso di adozioni internazioni, viene poi ammessa la concessione anche prima dell’ingresso in famiglia nel periodo di permanenza all’estero dei genitori adottivi o affidatari per lo svolgimento delle pratiche burocratiche o di incontro con il minore. Del congedo di maternità potrà fruire in alternativa anche il padre.
Del congedo parentale, invece, i genitori adottivi e affidatari potranno fruire – qualunque sia l’età del minore – entro otto anni dall’ingresso nel nucleo ed entro la maggiore età.
Barriere e Servizio Civile
Fra le lacune più evidenti della nuova Legge Finanziaria si segnala anche il mancato finanziamento della Legge 13/1989, quella norma cioè che prevede il contributo per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati.
Vi era infine una particolare attesa rispetto al Servizio Civile di cui si avvalgono molte associazioni per il supporto a persone con grave disabilità.
Nelle versioni precedenti all’approvazione, era stata inserita una nuova regola che prevedeva che nell’ambito dei «fondi destinati ai progetti di impiego dei volontari del Servizio Civile Nazionale», fosse stabilita «una quota di riserva non inferiore al 30 per cento in favore dei progetti aventi finalità di assistenza diretta o indiretta a persone con disabilità fisica, psichica o sensoriale grave». Tale disposizione avrebbe concesso di garantire il servizio civile di un numero maggiore di giovani a favore delle persone con handicap grave.
La norma proposta – alla quale il nostro sito ha dedicato nelle scorse settimane specifiche riflessioni (disponibili cliccando qui e qui) – è stata soppressa durante l’ultimo esame della Camera.
*Responsabile del Servizio HandyLex.org – Centro per la Documentazione Legislativa UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) – Direzione Nazionale. Testo pubblicato per gentile concessione del sito HandyLex.org.
Articoli Correlati
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Ferve il dibattito sulla Convenzione nei vari Paesi del mondo Al momento di sottoscrivere e poi di ratificare la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ogni Stato membro delle Nazioni Unite può accompagnare questo atto con una Riserva…
- Convenzione: Italia e Germania hanno ratificato negli stessi giorni Ma che cos'è esattamente una Convenzione dell'ONU sui Diritti Umani e che cosa comporta? Mentre apprendiamo che anche la Germania, negli stessi giorni dell'Italia, ha ratificato la Convenzione ONU sui…