“Disability Friendly”: così stiamo “raccontando” i nostri figli con disabilità

Rendere accessibili e inclusive le attività commerciali del proprio territorio, ma anche i beni culturali e le Pubbliche Amministrazioni: è nato per questo in Veneto, sulla Riviera del Brenta e dintorni, il progetto “Disability Friendly”, per cura delle Associazioni Famiglie e Abilità e Oltre il Muro e più recentemente anche in collaborazione con l’UICI di Venezia. Formazione, esecuzione, sopralluogo e rilascio di una certificazione agli aderenti all’iniziativa che abbiano saputo rendersi realmente accoglienti alle persone con ogni forma di disabilità: queste le fasi dell’iniziativa

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Torino: inaccessibili e scomodi i contenitori per i rifiuti differenziati

Lo hanno sottolineato i rappresentanti delle Associazioni di persone con disabilità, nel corso di un incontro con l’assessora comunale Chiara Foglietta, rilevando tra l’altro, nello specifico della disabilità visiva, la sconvenienza di costringere le persone ad esplorare tattilmente superfici spesso sporche e non certo igieniche. L’esponente dell’Ente Locale si è dunque impegnata a convocare su tale questione un tavolo tecnico di lavoro, aperto ai rappresentanti delle Federazioni FISH e FAND, per studiare insieme i possibili correttivi idonei a migliorare la fruibilità del servizio

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La disabilità? Dipende dal contesto: gli “Accessibility Days 2023”

Oltre 2.100 iscritti lo scorso anno, con più di 900 persone in presenza: sono i numeri degli “Accessibility Days”, importante evento a livello nazionale tutto dedicato all’accessibilità digitale, che dopo la tappa milanese del 2022, sta per tornare quest’anno a Roma, con la settima edizione, all’insegna del messaggio “La disabilità? Dipende dal contesto”, parole che fanno direttamente riferimento alla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. L’appuntamento è per il 18 e il 19 maggio, con un denso programma di incontri e presentazioni, fruibili sia in presenza che da remoto

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Dibattiti con esperti, aperti alla cittadinanza, sulla disabilità e l’inclusione

Tre incontri pensati come situazioni di dibattito aperte alla cittadinanza, con l’obiettivo di raccogliere la voce e le prassi realizzate sul territorio di Bergamo e Provincia sul tema della disabilità e dell’inclusione nei differenti contesti e fasi della vita, avviando un confronto pubblico con docenti universitari, esperti, portatori d’interesse e amministratori locali: sarà questo l’iniziativa di “Public Engagement” denominata “Expert Citizen Panel | Inclusione delle diversità” e promossa nell’àmbito dell’Università di Bergamo per il 17, il 25 e il 31 maggio

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Accessibilità nel web: quando usi il cerotto per un’infezione

«Se in generale l’accessibilità è un principio di sviluppo, nello specifico del web, qualsiasi fornitore di soluzioni digitali, oggi, deve tenerne conto fin dall’inizio. Acquistare quindi un prodotto non accessibile è un pessimo investimento e quando ci si rende conto del problema, a volte è troppo tardi, per cui si cercano soluzioni che in alcuni casi possono essere più dannose che risolutive»: lo scrive Roberto Scano, nell’àmbito della sua rubrica “Il digitale accessibile”, in questo importante approfondimento, ove fornisce anche una sorta di decalogo da utilizzare per avere un web migliore

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“Pensiero Imprudente”: meglio “senza fili” o “senza voce”?

A dare vita questa volta alla rubrica “Pensiero Imprudente” di Claudio Imprudente, è una lettera un po’ bizzarra e particolare indirizzata a Guglielmo Marconi, l’inventore del “radiotelegrafo”, ovvero del sistema di telecomunicazione a distanza via onde radio, la cui evoluzione ha portato poi allo sviluppo di radio, televisione e, in generale, di tutti i moderni metodi di radiocomunicazione. «Ma se invece di parlare di comunicazione “senza fili” – scrive Imprudente -, parlassimo di comunicazione “senza voce”?»

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L’abitare, la vita indipendente e le persone con disabilità intellettive

Organizzato dall’ASFO (Azienda Sanitaria Friuli Occidentale), in collaborazione con l’Associazione Laluna Impresa Sociale di Casarsa della Delizia (Pordenone) e con la Fondazione Down Friuli Venezia Giulia di Pordenone, è in programma per il 12 maggio a Pordenone il convegno “Ogni casa è una storia. Il sistema per l’abitare e la vita indipendente per le persone con disabilità intellettiva: metodologie, servizi, organizzazione”, nell’àmbito dell’omonimo progetto promosso dalla stessa Azienda Sanitaria Friuli Occidentale

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Settore privato e accessibilità dei siti: qualcosa si sta muovendo?

Va interpretato con favore e con l’augurio che possa dare vita a un “effetto imitazione” per tutto il settore privato, quanto realizzato dal Consorzio del Parmigiano Reggiano che grazie alla collaborazione con la Società AccessiWay, ha reso il proprio sito web fruibile da parte delle diverse persone con disabilità, personalizzandolo in base alle specifiche necessità di fruizione. Un’iniziativa valutata positivamente anche dalla Federazione FISH, che recentemente ha avviato a propria volta una collaborazione con AccessiWay

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Quando l’arte incontra un progetto sociale innovativo

L’arte che incontra un progetto sociale innovativo: sarà questo “Complementaria…mente”, mostra che riunirà alcuni talenti artistici locali, nell’interpretare il pensiero che permea il lavoro quotidiano dell’organizzazione Laluna di San Giovanni di Casarsa della Delizia (Pordenone), in particolare nell’àmbito dei percorsi di abitare che l’Associazione promuove e realizza per le persone con disabilità. L’inaugurazione è in programma per il 13 maggio, all’interno dell’evento “Open Day Cohousing”

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Bene l’ambiente, bene l’autonomia di persone con disabilità, bene la solidarietà

Sono tanti gli aspetti positivi del progetto formativo “Salva il mondo, salva la terra!”, che sta giustamente suscitando attenzione a livello nazionale e anche internazionale: il recupero di materiale informatico dismesso, infatti, fa molto bene all’ambiente, meglio ancora, poi, se è vero che a occuparsene sono stati giovani con disturbo dello spettro autistico o sindrome di Asperger, consentendo loro di acquisire l’autonomia digitale e in alcuni casi anche di trovare un’occupazione. Le apparecchiature recuperate, inoltre, sono andate tutte a chi ne aveva bisogno, in Italia e all’estero

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