Dentro alle parole c’è la vita: le scuse questa volta non bastano
Sugli articoli pubblicati recentemente dalla giornalista Concita De Gregorio e sulle parole “sbagliate” in essi contenute, diamo oggi spazio innanzitutto alla nota diffusa dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, ove si legge tra l’altro che quelle parole «sono lo specchio di una cultura discriminatoria e anti-inclusiva». Successivamente pubblichiamo la lettera inviata direttamente alla giornalista dalla Federazione LEDHA, secondo la quale «in questo caso le scuse non bastano, ci vuole una conversione»