«Con la Manovra da poco approvata, si sta dando un vero e proprio colpo di grazia alle politiche sociali e a tutte le categorie più svantaggiate, che invece di essere favorite dal provvedimento sono le prime a pagare il prezzo più caro». Così Roberto Speziale, presidente nazionale dell’ANFFAS, l’Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, aderente alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), commenta la Manovra per la stabilizzazione finanziaria entrata ufficialmente in vigore il 17 luglio scorso, dopo un iter fulmineo tra Senato e Camera.
«Dopo le tante iniziative del Terzo Settore – prosegue Speziale -, volte a far comprendere le difficoltà in cui versano migliaia di famiglie, compresa la recente manifestazione nazionale del 23 giugno a cui anche l’ANFFAS ha preso parte con centinaia di suoi soci e simpatizzanti, confidavamo di vedere azioni concrete in favore delle persone con disabilità e delle loro famiglie e un ripristino dei Fondi, sia di quello per le Politiche Sociali che di quello per la Non Autosufficienza, oggi azzerato. E invece siamo nuovamente di fronte a misure che vanno a loro diretto svantaggio, con tagli indiscriminati e lineari che altro non fanno che peggiorare una situazione già gravissima».
«Questa Manovra – aggiunge ancora il presidente dell’ANFFAS – anziché garantirne lo sviluppo, sferra il colpo mortale alle politiche sociali, mentre conserva privilegi e benefìci a chi già ne ha molti, calpestando i diritti delle persone con disabilità in molteplici ambiti: scuola, sanità, agevolazioni fiscali».
E conclude: «Si sta aprendo una fase critica che non possiamo accettare passivamente. Per questo l’ANFFAS rilancia lo stato di crisi nazionale sulle politiche per le persone con disabilità e le loro famiglie, aperto nello scorso mese di maggio [se ne legga nel nostro sito cliccando qui, N.d.R.], anche a supporto della mozione generale approvata dal Congresso della FISH nel precedente mese di marzo [se ne legga nel nostro sito cliccando qui, N.d.R.]. L’ANFFAS, quindi, si dichiara pronta a fronteggiare con forza questa nuova questione».
Parole quanto mai dure, quindi, oltre alle quali non va nemmeno dimenticato il fatto che pochi giorni prima dell’emanazione della Manovra Finanziaria, il Governo aveva approvato lo schema di Legge Delega in materia fiscale e assistenziale, che avrà rilevanti conseguenze sul sistema di welfare statale e regionale e quindi, ovviamente, sulla vita delle persone e delle famiglie con disabilità (dalla riforma dell’ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, a quella dei criteri di accertamento dell’invalidità civile e delle diverse forme di intervento assistenziale e previdenziale, a partire dalle indennità di accompagnamento ecc.).
L’ANFFAS ha perciò ben chiaro che si è aperta una fase decisiva per le persone con disabilità, una fase ricca di prospettive da un lato – prima fra tutte la novità rappresentata dall’avvio concreto dei lavori dell’Osservatorio per il monitoraggio della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, che ha tra i suoi compiti la redazione del Piano di Azione biennale delle politiche rivolte alla disabilità -, mentre dall’altro lato vi sono pesantissime nubi e ombre che rischiano di compromettere le conquiste ottenute dalla Legge 104 del 1992 in avanti.
Per questo l’ANFFAS si impegna a monitorare costantemente tutte le azioni di Governo e Parlamento in materia assistenziale, anche per ciò che concerne lo schema di Legge Delega in materia fiscale e assistenziale approvato dall’Esecutivo, per informare, analizzare e proporre eventualmente valide alternative in favore delle persone con disabilità e delle loro famiglie, al fine di tutelarle.
In tal senso, l’Associazione ha avviato tale attività esaminando attentamente la Manovra – in particolare gli articoli che maggiormente influiranno sulla vita delle persone con disabilità – e realizzando un approfondimento dettagliato su queste tematiche, evidenziando tutti i punti critici e ambigui del testo.
Il documento è una concreta lente d’ingrandimento sulla nuova norma, ma rappresenta solo un primo passo: infatti, l’impegno dell’ANFFAS continua e sarà costante, con l’Associazione che prosegue nella sua mobilitazione e non intende fermarsi fino a quando non si avrà garanzia della tutela e del rispetto dei diritti umani e civili delle persone con disabilità e dei loro genitori e familiari nel nostro Paese! (Roberta Speziale)
Sui temi qui trattati, suggeriamo anche la lettura – sempre nel nostro sito – di: Questa «Manovra della paura» è una «bomba ad orologeria»! (cliccare qui), Le «correzioni» di quella Manovra sono assai nocive (cliccare qui), I conti non tornano proprio! (di Marina Cometto, cliccare qui), Arroccati a difesa dell’esistente (di Franco Bomprezzi, cliccare qui) e Sul Titanic resteranno gli anziani, i disabili e le famiglie (cliccare qui). Per ulteriori informazioni: Area Comunicazione e Politiche Sociali dell’ANFFAS, tel. 06 3212391 (interno 15), comunicazione@anffas.net.
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