Aiuterebbe avere nelle redazioni più persone con disabilità per parlarne meglio?
«Vivere in prima persona certe situazioni – scrive Nicola Rabbi, prendendo spunto da una ricerca svolta dal Reuters Institute for the Study of Journalism – significa poter avere uno sguardo diverso che porta a idee nuove, cioè a fare meglio il proprio lavoro di giornalista. Ad esempio, più professionisti con disabilità nelle redazioni potrebbero migliorare la qualità della comunicazione in questo campo»