Abbiamo scelto una prospettiva un po’ particolare per ricordare anche nel nostro sito che in questo 2008 ricorrono trent’anni dall’entrata in vigore della Legge 180, ben più nota come “Legge Basaglia” dal nome di chi ne sostenne con forza l’approvazione.
È la prospettiva dell’Istituto Papa Giovanni XXIII di Serra d’Aiello, in provincia di Cosenza, di cui ormai da anni seguiamo le tormentate vicende (riportiamo qui in calce un elenco di testi da noi pubblicati), ma che recentemente, dopo le vicende giustiziarie dell’estate 2007, sembrano avere trovato un’evoluzione nuova e finalmente positiva, con l’avvio di un processo di “umanizzazione”, se non ancora di deistituzionalizzazione vera e propria, come avevamo riferito nel gennaio di quest’anno (Serra d’Aiello: un brindisi al cambiamento, disponibile cliccando qui).
Proprio nella struttura calabrese, dunque, che accoglie oggi trecento persone con disabilità psichica, è in programma pr martedì 13 maggio, una giornata celebrativa della Legge 180/78, cui parteciperanno gruppi e associazioni provenienti da tutta la regione, rendendo quello che per anni è stato il simbolo della negazione assoluta dei diritti fondamentali per le persone che vi erano ospitate, come il luogo da cui far partire un messaggio di speranza e innovazione per la realtà psichiatrica regionale.
Nel corso della giornata di martedì 13 è prevista anche la presentazione della nuova associazione di volontariato denominata “In direzione ostinata e contraria”, formata dagli amministratori di sostegno che si occuperanno delle persone del Papa Giovanni XXIII che non hanno parenti o che sono state abbandonate dai familiari. Il coordinatore ne è don Giacomo Panizza, presidente regionale del CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza), incaricato in tal senso dal Tribunale di Paola.
«Questa associazione – ha dichiarato lo stesso Panizza – dimostra che anche al Sud si può essere solidali con chi non ha più nessuno e dimostra che in strutture del genere è fondamentale l’umanizzazione. Abbiamo creato una nuova realtà, unica nel Meridione e fra le poche esistenti in tutto il Paese. In questo modo l’Istituto continua il suo percorso di affrancamento dal passato, una svolta iniziata già più di un anno fa e che ha permesso di dare voce a persone che non ne avevano mai avuta».
Va ricordato che dal luglio del 2007 la commissaria giudiziaria incaricata dal Tribunale di Paola di gestire la struttura è Assunta Signorelli, psichiatra, allieva di Franco Basaglia, che ha pure voluto evidenziare l’importante valenza di questa associazione di amministratori di sostegno, «amministratori – ha dichiarato – che continueranno a sostenere e a vigilare sulle persone, a prescindere da quale sarà il futuro dell’Istituto. Certo, alla luce di ciò che è avvenuto nell’ultimo anno credo proprio che non si potrà tornare più indietro. Il “mondo esterno”, infatti, è finalmente entrato all’interno del Papa Giovanni che a sua volta è uscito dalla segregazione, reclamando i suoi diritti e i suoi bisogni».
Signorelli ha anche voluto rimarcare che la Legge Basaglia e l’Istituto di Serra d’Aiello si sono incontrati in una regione dove la normativa è quasi completamente inapplicata, forse anche perché il territorio calabrese «è sostanzialmente isolato dal resto della nazione. Per non parlare della cattiva gestione della sanità che è sempre stato il regno dei “poteri forti” e delle clientele».
La festa del 13 maggio inizierà con la consegna delle chiavi dell’Istituto ai componenti della nuova associazione cui verrà assegnata anche una stanza all’interno dell’edificio come sede ufficiale.
Dal Papa Giovanni ci si sposterà poi alla palestra comunale, dove è allestita la mostra fotografica realizzata con gli ospiti della struttura. Una tavola rotonda sulla Legge 180 concluderà questa giornata evento per la psichiatria calabrese. (S.B.)
– Serra d’Aiello: una bestemmia sociale
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