«Mancano 22 milioni di euro per finanziare i progetti personalizzati del 2012 destinati alle persone con disabilità grave, come da Legge Nazionale 162/98. E mancano anche altri 8 milioni per il Progetto Ritornare a casa del quale usufruiscono le persone con sclerosi laterale amiotrofica (SLA)». Questa la denuncia di Marco Espa, consigliere regionale di opposizione della Sardegna e vicepresidente della Commissione Consiliare Sanità, di fronte alla Manovra Finanziaria Regionale approvata nei giorni scorsi.
Eravamo stati facili profeti, alla fine del 2010 – dopo avere seguito per mesi le iniziative di mobilitazione in atto in Sardegna – intitolando un nostro articolo Buon Natale, Legge 162, ma dal 1° gennaio si ricomincia a discutere (lo si legga cliccando qui). Se infatti in quel momento avevamo potuto dare con soddisfazione la notizia dell’approvazione, da parte della Giunta Regionale, della Deliberazione n. 45/18 del 2010 (Legge n. 162/98. Fondo per la non autosufficienza. Piani personalizzati di sostegno in favore delle persone con grave disabilità. Parziale modifica dei criteri per la predisposizione e l’erogazione dei finanziamenti) – frutto dell’azione condotta dal basso da tante persone con disabilità, dalle loro famiglie e dalle associazioni in varie parti della Sardegna e, in prima linea, da tutto il Comitato dei Familiari per l’Attuazione della Legge 162/98, oltre che del lavoro istituzionale di questi mesi – eravamo anche perfettamente consapevoli di ciò che ancora si dovrà fare per continuare a garantire alle persone con disabilità i livelli di assistenza essenziali. E la denuncia arrivata in questi giorni da Marco Espa sembra evidenziarlo subito.
«Nessuno mette in dubbio le risorse per l’anno in corso – dichiara il consigliere – ma va ribadito che per il 2012 mancano 30 milioni di euro. Ho proposto dunque un emendamento per integrare i fondi e mi auguro che nel Collegato la somma mancante venga inserita». «In ogni caso – conclude – ripresenterò la mia proposta, poiché il tempo per rimediare c’è, visto che si tratta dei finanziamenti per il 2012. Resta però il fatto, quasi incredibile, che ogni volta i disabili devono lottare per avere garantiti livelli di assistenza essenziali e per di più non va dimenticato che con l’ultima Legge di Stabilità lo Stato ha tagliato le somme del Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza, cosicché se prima alla Sardegna spettavano 10 milioni di euro, ora non ne avrà proprio».
Quando poi l’assessore regionale alla Sanità Antonello Liori afferma che «l’assistenza ai disabili non è in pericolo», ne prendiamo atto ben volentieri, ma riteniamo ugualmente necessario continuare a seguire con puntualità tali questioni, via via che si svilupperanno. (S.B.)
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